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Le origine sarde di Jean Paul Marat

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1. Un protagonista della Rivoluzione francese

Jean Paul Marat è stato tra i protagonisti della Rivoluzione francese quello più radicale. Deputato della Convenzione fu anche presidente del Club dei Giacobini. Fu estremamente critico anche nei confronti della dichiarazione dei Diritti dell’uomo dell’89, che considerò “un’irrisoria esca per distrarre gli sciocchi” un’atroce beffa per il popolo perché – scrive – Votre fameuse déclaration des droits n’etait donc qu’un leirre derisoire pour amuser les sots …puisqu’elle se réduit en derniere analysi à conférer aux riches tous les avantages, tous les honneurs du nouveau régime.

La dichiarazione dei diritti aveva infatti proclamato l’uguaglianza degli uomini in linea di diritto ma non di fatto: aveva infatti affermato e riconosciuto a tutti il diritto di concorrere al potere e alla ricchezza e aveva conseguentemente dichiarato guerra al privilegio ereditario ma aveva creato altri “privilegiati”: la borghesia. Si era infatti dimenticata di proclamare l’uguaglianza economica dei cittadini. Sono stati distrutti i privilegi ed è stata regolata la proprietà – sosterrà Marat – ma ciò non riguarda il popolo che non ha niente da difendere: ”Les changements survenus dans l’Etat, ils sont tous pour le riche”

Occorreva dunque secondo lui, quindi riformare radicalmente il regime economico, abolendo la proprietà privata: questa sarà la sua battaglia come deputato alla Convenzione, battaglia che perderà e anzi, la società borghese uscirà consolidata dal travaglio della grande Rivoluzione. Fin dal 1789 inizia una lotta contro il regime borghese del censo agli effetti elettorali esaltando la sovranità popolare la quale può essere solo delegata, con mandato sempre revocabile..

2. l’origine sarda

Sull’origine sarda di Jean Paul Marat non vi sono ormai dubbi. A documentarlo con certezza vi sono studi rigorosi con relative documentazioni e prove, ad iniziare dagli Atti di nascita, di battesimo e di matrimonio. L’ultima opera sul rivoluzionario, corposa (596 pagine in due tomi) ed estremamente documentata, Marat en famille-La saga des Marat è della professoressa belga Charlotte Goetz, con corredo di note, bibliografia e riproduzione di documenti fra cui quelli provenienti da archivi sardi. Molti sono stati forniti da Carlo Pillai (1*), già Sovrintendente archivistico per la Sardegna e autore di numerosi articoli su Jean Paul Marat.

A documentare l’origine sarda, fin dagli inizi del Novecento è stato Egidio Pilia (2*), – avvocato e saggista, nonché uno dei fondatori del Partito sardo d’azione – con l’opuscolo Gian Paolo Marat.

Il protagonista della Rivoluzione francese, di cui rappresentava l’anima più radicale e popolare, non a caso fu soprannominato l’ami de peuple, nacque a Boudry, nel cantone di Neuchâtel in Svizzera il 24 maggio 1743 da Giovanni e da Luisa Cabrol. L’8 giugno verrà battezzato e nell’Atto, conservato – precisa Pilia – nel Registro dei battesimi di Neuchâtel dove si accenna esplicitamente a “Jean Paul, fil de M. Jean Mara de Cagliari en Sardaigne et de Loise Cabrol de Geneve”.

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