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Prezzo del latte. Ammasso con remunerazione del latte non inferiore ai costi di produzione (80 cent)

Proposta di legge de La Base: "il via libera arriva dall’Europa"

a cura della redazione
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"La risposta alla crisi del prezzo del latte ce la da l’Europa con il Pacchetto latte. Si tratta di regole in materia di contratti obbligatori, rafforzamento del potere contrattuale dei produttori, con una specifica attenzione alla programmazione dell'offerta dei formaggi Dop. Che si declina nel nostro caso particolare con il ritiro/ammasso del Pecorino romano legato alla remunerazione del latte ai pastori ad un prezzo non inferiore ai costi di produzione, stabilito in 80 centesimi”.

Lo sostiene il presidente del movimento La Base Efisio Arbau che con il consigliere regionale Gaetano Ledda l’hanno messa nero su bianco in una proposta di legge.

“E’ questa la soluzione al cavillo – spiega Gaetano Ledda - che mercoledì sera ha impedito al Consiglio regionale di deliberare la nostra idea del Patto per il latte che prevede l’ammasso del surplus di Pecorino a condizione che il latte sia pagato minimo 80 centesimi al pastore. Una proposta condivisa da produttori e trasformatori ed ora anche dal Consiglio regionale che con l’approvazione della proposta di legge diventerà realtà”.  

In sostanza la crisi del prezzo del latte deriva da una mancata regolazione dell'offerta del Pecorino romano DOP che ha portato nella stagione scorsa ad un sua sovrapproduzione, indicate da Confindustria in 50mila quintali. 

La proposta consta di due articoli. Uno generale, che applica alla Sardegna il pacchetto latte imponendo la contrattazione collettiva e la forma scritta dei contratti. Ed uno specifico e contingente che pone in essere un'azione di ammasso/ritiro delle eccedenze produttive, condizionata alle regole ed ai principi enunciate nel primo articolo: l'equa remunerazione dei componenti della filiera, definita in modo chiaro e trasparente dal costo di produzione.

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