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BOSA. Proseguono i lavori al potabilizzatore del Temo

Quasi terminata la fase 1 dell'intervento

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Proseguono i lavori al potabilizzatore del Temo. L’impianto, costruito negli anni ’90, è oggetto di un importante intervento di efficientamento che durerà sette giorni e che porterà a un sensibile miglioramento della qualità dell’acqua prodotta. Le squadre Abbanoa, con il supporto di una ditta specializzata, hanno già avviato la fase 1, ovvero lo svuotamento del secondo dei tre chiariflocculatori, vasche che consentono di trattenere le impurità dell'acqua grezza prelevata dall'invaso di Monteleone Roccadoria. Con l’utilizzo di macchinari adeguati si sta completando lo svuotamento (che verrà portato a termine domani). L’acqua prelevata dalla vasca andrà trattata per essere recuperata in base alla normativa vigente sugli scarichi delle acque (verrà reimmessa nel ciclo di trattamento in un’ottica di risparmio della risorsa idrica e di tutela dell’ambiente).

Alla fase 1 seguirà la pulizia della vasca e la sostituzione di tutti i pezzi meccanici danneggiati. A quel punto verrà nuovamente riempita la vasca e riavviato il processo di trattamento: lunedì è previsto il riavvio del chiariflocculatore, si riprenderà quindi con la solita portata, senza più restrizioni serali. Per mantenere sufficienti scorte nei serbatoi e garantire un adeguato livello del servizio, soprattutto nelle ore del giorno in cui si riscontrano i maggiori consumi, si sta infatti procedendo con chiusure notturne dalle 23.30 alle 5.30 nei Comuni di Macomer e Bosa (il processo di potabilizzazione è infatti  garantito dalle altre due vasche, ma la portata d'acqua prodotta è al momento minore di 50 litri al secondo rispetto al normale).

E' il secondo intervento di questo genere che viene eseguito nel potabilizzatore del Temo (il primo è stato effettuato a gennaio) e si inserire in un programma di attività ordinarie e straordinarie portate avanti nei potabilizzatori Bidighinzu, Truncu Reale, Pedra Majore, Castelsardo e Agnata. In tutti i casi, una volta terminati gli interventi, si è arrivati al miglioramento della qualità della risorsa idrica in distribuzione. L'acqua grezza prelevata dagli invasi, infatti, ha necessità di sofisticati processi di trattamento per essere resa potabile. La Sardegna vanta il poco invidiabile record nazionale di dipendenza da queste fonti d'approvvigionamento e di conseguenza è anche la regione con il maggior numero di potabilizzatori: una cinquantina di vere e proprie fabbriche dell'acqua. Tra un mese Abbanoa procederà con lo stesso intervento nel terzo chiariflocculatore.

 

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