Una marea di gente ha salutato ieri pomeriggio Roberto Sanna, il 14enne affetto dalla rara malattia di Scholz. Una cerimonia religiosa commossa dopo l'arrivo del corteo con la bara bianca, concelebrata dal parroco di Gavoi Gianfranco Nieddu, unitamente a don Albino Sanna, zio di Dario Sanna padre di Roberto, don Michele Pittalis da Lodine, don Filippo Fancello da Ollolai e don Gesuino Corraine ex parroco di Gavoi. 

L'omelia tenuta da don Sanna è stato il momento più toccante, perchè ha rivissuto tutta la vicenda legata al piccolo, la mobilitazione all'indomani della diagnosi di malattia, i viaggi della speranza negli Stati Uniti, e le grandi opere portate avanti grazie ai soldi raccolti. 

Commosso anche il ricordo dei compagni di scuola, per i quali ora "inizia un rapporto speciale con Roberto. Prima era fatto dei grandi sorrisi del giovane, ora sarà fatto di ricordi". 

"Grazie Dio per averci donato Roberto, un dono d'amore, di speranza, di coraggio e esempio cristiano, - hanno sottolineato i religiosi durante la funzione -. Un esempio sono stati anche Lella e Dario, con i figli Francesca e Paolo, ma anche tutta la famiglia che con grande amore e speranza hanno accompagnato in questi anni Roberto, affinchè la sua seppur breve vita non mancasse di tutti quelle piccole cose che sono essenza di vita e gioia quotidiana". 

Dopo la cerimonia il feretro è stato accompagnato in cimitero dove tutta la comunità barbaricina ha abbracciato i famigliari con l'affetto e la vicinanza che dal 2006 ha contraddistinto tutta la vicenda.