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SARULE. Obiettivo quorum: il gruppo Sa Comuna e l'appello al voto

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Sarule prova a riapropriarsi dei meccanismi democratici di amministrazione del comune. Lo fa con l'unica lista in campo per le elezioni del 16 giugno prossimo, che sotto il nome Sa Comuna, si è presentata alla popolazione venerdì scorso, nei locali del sottopalestra. Un emozionato Paolo Ledda, candidato alla carica di sindaco, ha dato il benvenuto ai presenti e ha presentato il programma, e dopo, con il coordinamento del professore Giuseppe Contu, si sono presentati al pubblico anche Mario Brandinu, Luca Cheri, Pino Ladu, Francesco Licheri, Davide Morette, Aida Mureddu, Laura Pinna, e Antonio Succu. Assenti per motivi di lavoro Daniele Soro e Antonio Tanda. 8 uomini e due donne, senza colori politici, che rispettano l'unica bandiera dell'impegno civico sotto il simbolo di Monte Gonare. Cultura, attenzione alle fasce più deboli, attenzione al patrimonio storico ed edilizio, idee per l'artigianato e sostegno all'altro grande comparto economico, la pastorizia. Ma anche impegno per lo sport, per i giovani, e per dirimere alcuni tra le questioni più impellenti: quella legata al mattatoio comunale (chiuso ormai da anni) e alla casa protetta (in attesa di un progetto che ne definisca il futuro utilizzo). Il tutto in un'ottica di collaborazione fattiva territoriale, "dal momento che con i paesi vicini è come se fossimo un'unica grande cittadina", hanno spiegato, e collaborazione con le associazioni, e con tutte le realtà che ci sono nel paese, "perchè il sostegno è importante si ora, per essere eletti, ma sopratutto dopo. Il nostro impegno ad amministrare - ha spiegato Paolo Ledda - non può esistere senza la collaborazione di tutti". Così anche nelle riunioni fatte in preparazione alla candidatura, "dove si è cercato di ascoltare e individuare le esigenze della comunità tramite il suo forte tessuto associativo, è emersa ancora di più l'importanza di tornare ad amministrare noi tutti, in prima persona il nostro comune" hanno spiegato. Sarule viene da un anno di amministrazione commissariale a cura di Felice Corda, per la mancata presentazione, l'anno scorso, di liste per il rinnovo del consiglio comunale. Dopo l'amministrazione di Mariangela Barca infatti l'ufficio elettorale era andato deserto. La disaffezione alla politica fatta dal basso, vincoli imposti dalle leggi dello stato ai Comuni, e in generale l'assenza di dibattito politico locale, hanno portato a tutto questo. Tanti gli interventi dal pubblico, di incoraggiamento e di proposta. Ora il prossimo appuntamento è nell'urna. "Speriamo di passare questo esame e di poterci impegnare per Sarule".

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