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Serata d'Ammentos a Firenze: la Sardegna!

Continua l'importantissima manifestazione musicale S'Istadi in musica cun s'Acsit del circolo del capoluogo toscano.

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Fiorella Maisto, la Presidente dell'Associazione Culturale dei Sardi in Toscana, l'aveva promesso: "Quella del 2013 sarà per i nostri soci un'estate ricca di musica e ballo all'insegna della tradizione sarda." E così è stato anche giovedì 25 luglio dove, sul palco del circolo ARCI dell'Isolotto a Firenze, si è tenuto il secondo evento inserito nella manifestazione musicale "S'ISTADI IN MUSICA CUN S'ACSIT". Dopo un breve aperitivo a base di specialità sarde (su tutti spiccano malloreddus alla campidanese, maialetto arrosto, Cannonau e Ichnusa) si è passati a cantare e danzare. Ad esibirsi, stavolta, è stato il gruppo Ammentos. La voce della cantante Gianna Deidda, accompagnata dai suoni delle chitarre di Gianni Camilli e di Antonio Mereu , ha incantato il pubblico fiorentino. I componenti del gruppo si sono lanciati nell'interpretazione di musiche d'autore sia italiane che internazionali, per poi passare all'esecuzione di diversi brani della tradizione musicale  sarda, eseguiti  rigorosamente in limba. D'altronde, come dimostra la scelta del gruppo di inserire nel proprio logo la figura della “corbula”, ovvero il simbolo nuragico della maternità, e soprattutto la decisione di presentarsi al pubblico col nome” Ammentos”, cioè “ricordi”, l'attaccamento all'isola che ha dato i natali a due dei tre componenti della band è il tratto predominante della loro produzione musicale. "Con la nostra musica vogliamo ripercorrere alcuni momenti della nostra vita in Sardegna, permettere lo stesso a tutti i sardi che ora non vivono più nella nostra isola e fare in modo che tutti gli amici che non conoscono la Sardegna possano apprezzarla", dichiara il leader del gruppo Antonio Mereu, che aggiunge: " E' un modo per 'respirare' l'aria della nostra terra. Il nostro obbiettivo è quello di  trasportare il nostro pubblico in un viaggio onirico ricco di  vibrazioni, odori, suoni e colori della nostra  Isola. La nostra musica proviene dalla terra dal cielo e dal mare della Sardegna e dalla nostra anima”. E, stando ai commenti di fine serata da parte del pubblico, l'obbiettivo è stato pienamente raggiunto.

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