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Anglo arabi sardi: riportiamo la gestione del libro genealogico in Sardegna

La proposta arriva dal consigliere Gaetano Ledda

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Dopo l'iniziativa delle associazione ippiche riunite, che hanno organizzato un circuito di pali riservati agli anglo arabi sardi, arriva un'altra proposta a favore della razza equina, con la quale il mondo isolano dei cavalli potrà riappropriarsi di un tassello fondamentale per allevare e valorizzare al meglio gli animali.

Il riferimento è alla gestione del libro genealogico attualmente in mano al Ministero delle Politiche agricole e forestali, presso l’Ente Nazionale del Cavallo Italiano (ENCI) con sede a Roma.

La proposta mira a riportare in Sardegna la gestione del libro genealogico ed arriva grazie a Gaetano Ledda, consigliere regionale di maggioranza appartenente al gruppo Sardegna Vera.

Ledda ha presentato una mozione che è stata firmata dalla totalità dei colleghi consiglieri, con la quale si propone il trasferimento in Sardegna dell’albo. Con la gestione statale, si legge nella nota “abbiamo registrato la totale assenza di politica ed indirizzo selettivo specificamente riservata alla razza, che ha subito una contrazione drammatica, che la mette a serio rischio di estinzione, essendo oramai il numero di fattrici in produzione al disotto della soglia dei 1000 capi indicata dalla classificazione FAO”.

Inoltre “la Legge di stabilità del 2014 ha previsto espressamente, nel Collegato per l’Agricoltura,  che i Libri Genealogici vengano assegnati alle relative  Associazioni di razza. E in Sardegna ha sede l’Associazione Nazionale Allevatori del Cavallo Anglo Arabo e Derivati (ANACAAD), dotata di personalità giuridica”.

L’istituzione del Regio Deposito Stalloni della Sardegna avvenne nella città di Ozieri nel 1874 (140 anni fa), e fino al 1990 il Libro di Selezione, gli archivi anagrafici  e la banca dati relativa alla razza anglo araba erano tenuti dall’Istituto Incremento Ippico della Sardegna. Il trasferimento a Roma è avvenuto a causa dell’entrata in vigore di una legge sulla Riproduzione animale (L. 30/91) che ha ridefinito le competenze causandone la perdita della gestione isolana.

“Per la nostra isola, -  affermano Gaetano Ledda, - "il cavallo anglo arabo sardo occupa una posizione importante non solo come  produzione zootecnica ma anche come risorsa culturale, identitaria: nella nostra regione vede la luce la quasi totalità  dei cavalli anglo arabi allevati in Italia ed in ogni caso la piccola quota di cavalli anglo arabi prodotti in altre regioni originano quasi tutti geneticamente dalle linee parentali della Sardegna”.

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