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Pastoralismo, agroalimentare, imprese e associazioni: un unico marchio per far partire l'economia attraverso i distretti rurali e agroalimentari

Efisio Arbau "Sfruttiamo il riconoscimento dell'Unesco e uniamo le forze". Presto un incontro pubblico per presentare il progetto

redazione
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"Facciamo il distretto del Pastoralismo e partiamo dal cuore della Barbagia".
E’ la proposta del consigliere regionale barbaricino Efisio Arbau che spiega: "con legge regionale sono stati recentemente disciplinati i cosiddetti distretti rurali ed agroalimentari. Si tratta di soggetti giuridici che mettono assieme le imprese, le associazioni e gli Enti locali per il governo di un dato "territorio" economico o di una specifica produzione agro-alimentare".Partendo da questo presupposto legislativo, la proposta, rivolta in particolare agli imprenditori, alle loro associazioni, al mondo dell'associazionismo culturale e sociale ed agli Enti locali, punta dice Arbau, a "sfruttare il riconoscimento internazionale Unesco dato al Pastoralismo, in quanto patrimonio intangibile dell'umanità, come marchio territoriale per produrre e vendere i nostri prodotti: a cominciare dal nostro Fiore sardo, al pane carasau, ai vini sino ai dolci ma anche i prodotti artigianali ed orticoli. Nessun carrozzone politico - precisa il consigliere di Ollolai - ma il semplice patto tra le persone che lavorano nel territorio". La proposta sarà presto illustrata in un incontro pubblico nel quale il consigliere conta di presentare anche una serie di iniziative che potrebbero favorire l'aggregazione e lanciare la sfida a tutti i soggetti interessati: "la prima partita è l'Expo, con la tematica sul cibo e sull'identità. Se vogliamo giocare la partita dobbiamo scendere in campo ed iniziare a passarci la palla".

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