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GAVOI. S'isprone e un progetto di musica ideato da giovani per i giovani

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La comunità gavoese ha sempre mostrato una particolare attenzione verso le iniziative musicali. Già dai primi anni ’90, grazie a concerti dell’allora ‘Isola Rock’- ha accolto personalità della scena nazionale e internazionale come i ‘Fugazi’ o i ‘Prozac+’- fino all’appuntamento fisso di inaugurazione del Festival della Letteratura che ogni giovedì, del primo fine settimana di luglio, vede calcare il palco da artisti di fama mondiale. Stavolta, l’Associazione Culturale S’Isprone - su idea di un gruppo di giovani gavoesi e del circondario e con il supporto dell’Amministrazione Comunale capeggiata dal Sindaco Porcu e dall’Assessore alla cultura Elena Mastio - ha visto accogliere la possibilità di uno spazio e un luogo di aggregazione intorno alla musica,  intesa principalmente come componente aggregante dell’identità, non da spettatori ma da protagonisti.

L’interesse dei giovani di ultima generazione verso la musica occupa oggi una grande fetta di quella routine dei nostri sempre meno affollati centri abitati in cui - in assenza di spazi comuni oltre i bar- è ancora facile entrare in situazioni di disagio socio-economico e di devianza oppure di dipendenza informatica che limita i rapporti umani come le amicizie.

A rispondere a queste richieste al fine di creare nuovi e migliori momenti di aggregazione è stata la volontà degli “speroni” gavoesi, che ancora una volta cercano di avvicinare la cultura ai giovani e viceversa, di identificare un luogo in cui giovani musicisti, provenienti da diverse realtà musicali possano incontrarsi, condividere talenti e idee, e portare avanti delle creazioni corali che diventerebbero il repertorio di questa “ensemble barbaricino”.

Il luogo scelto è l’abbandonato caseggiato comunale in via Pio XII. Un vincente connubio di questa amministrazione che ha individuato –in seguito al progetto depositato alla giunta dall’Associazione S’Isprone- esattamente la struttura ormai disabitata della scuola media. La riqualificazione di questo luogo -rendendolo fruibile ed insonorizzato- avverrà grazie ad alcuni giovani gavoesi volontari che cercano nella musica un nuovo stimolo, dei momenti pubblici e aperti di intrattenimento musicale come parte dell’animazione e promozione culturale nel territorio oltre che dell’arte in sé di mettere in note il proprio tempo.

«Il progetto ha un grande impatto sociale - commenta uno dei referenti dell’associazione, Gianfranco Delussu- anche per il suo voler offrire un’opportunità di avvicinamento gratuito alla musica soprattutto per le fasce più deboli ed emarginate che diversamente avrebbero preclusa questa possibilità».  La partecipazione è infatti aperta e gratuita per tutti gli interessati, indipendentemente dal livello di competenza musicale.

Verranno presto pubblicati gli orari e le date attraverso un calendario digitale e sarà così ufficializzato l’inizio del Jam Ensemble, come è stata battezzato dagli ideatori, ossia ‘marmellata insieme’. Il nome, nonostante la sua bizzarra traduzione, ha in realtà un grande e forte richiamo musicale. Jam infatti si riferisce alla pratica musicale che esce fuori dagli schemi e segue –tra le regole fisse- una sua struttura che coinvolge tutti. Mischia generi e suoni, competenze e attori fino a raggiungere un’armonia perfetta. Questo lo scopo: dare a tutti la possibilità di suonare, di imparare a farlo e di condividere uno spazio che ospiterà sia le strumentazioni acquistate dall’attività di auto finanziamento dell’associazione sia gli strumenti che ogni giovane deciderà di scambiare e rendere disponibili ai fruitori dello spazio.

Nell’agenda Jam, a partire dall'ultima settimana di giugno, verrà accolto all’interno di un laboratorio  di  improvvisazione  musicale il  trombettista  tedesco  Hans  Peter  Salentin, musicista  di  grande  esperienza e  che  vanta  un curriculum  ricco  di  importanti  collaborazioni. Salentin  si  esibirà non solo a Gavoi, all’interno del primo workshop “Jam Ensemble” ma avrà diverse date  in  Sardegna in cui sarà accompagnato  da  musicisti  isolani  come  il  gruppo  SVM (vincitore  del  contest  dedicato  ai  nuovi  talenti  italiani  all'Umbria  Jazz).

«Il  nostro  ensemble  ha  il  piacere  di  proporre un  workshop  con  Hans  Peter  Salentin  aperto  a  tutti  i partecipanti,  senza  limiti  d'età  né  discriminazioni  di  genere  o  livelli  di  preparazione  musicali  in  cui  tutti potranno  esibirsi  con  una  formula  concertistica  improvvisata e ben  strutturata  che  offra  la  possibilità, anche  al  principiante,  di  esibirsi  e  vivere  una  giornata  da  musicista  lontano  dai  noiosi  studi  musicali accademici», racconta un socio de S’Isprone organizzatore dell’evento, Mauro Medde.

Il  workshop  di  Hans  Peter  terminerà  con  un  concerto in cui il trombettista sarà accompagnato da Fabio Carta (batteria), Mauro Medde (basso) e Gianfranco Delussu (Chitarra).
Seguirà una jam session aperta a tutti i musicisti.


Ancora una volta i soci de S’Isprone cercano di migliorare un momento della vita comunitaria gavoese e non, grazie alle note musicali. In attesa della giornata di inaugurazione si iniziano ad affilare le chitarre, i bassi e le batterie. Il rullo di tamburi che prepara ad una realtà attesa e sperata da buona parte di giovani gavoesi e che confida nella partecipazione di quante più persone.

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