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OLZAI. Emergenza sanitaria per una carcassa di suino

Oltre al danno ambientale, chi paga i costi dell’abbandono dei rifiuti?

a cura della redazione
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OLZAI. Oltre alle buste di spazzatura e rifiuti di ogni genere, ora nelle strade e campagne di Olzai si abbandonano anche le carcasse di animali. È accaduto giovedì sera nella periferia del paese. Approfittando del buio, qualcuno ha trascinato i resti di un maiale dal rione di Gheddesai sino alla strada provinciale Olzai-Sarule per poi scaraventarlo sotto un ponte, nel maldestro tentativo di occultarlo tra la fitta vegetazione. Il risultato, però, è stato di lasciare una lunga striscia di sangue sull’asfalto e una puzza nauseabonda per un raggio di circa mezzo chilometro. Soprattutto nel rione delle case popolari dove, per tutta la notte, gli inquilini si sono dovuti blindare nelle loro abitazioni per contenere il micidiale tanfo.

Venerdì mattina è scattato l’allarme sanitario. E dopo aver individuato la causa, il sindaco Antonio Ladu ha immediatamente informato l’Azienda Sanitaria Locale e il Corpo Forestale della stazione di Gavoi. Sul luogo dell’abbandono della carcassa, a circa duecento metri dalle prime case popolari, sono intervenuti anche i Carabinieri di Olzai e una pattuglia della stazione di Sarule.

Le complicate operazioni di recupero dell’animale sono iniziate a mezzogiorno, dopo l’arrivo del veterinario dell’Azienda Sanitaria Locale, mentre i Carabinieri e gli agenti del Corpo Forestale avviavano le prime indagini per risalire agli autori, seguendo le evidenti tracce lasciate sull’asfalto durante il trasporto notturno dell’animale.

Per rimuovere il suino, del peso di un paio di quintali, è stata utilizzata una terna dell’impresa Columbu, poiché la carcassa era rotolata a quasi dieci metri sotto il livello della sede stradale. E in mezzo ad altri detriti e sciami di mosche e vespe, un coraggioso operaio si è dovuto calare sotto il ponte per imbragare la carogna alla benna dell’escavatore. Concluse queste operazioni, il veterinario dell’ASL ha disposto l’immediato sotterramento dell’animale, senza marchio suino e in stato avanzato di decomposizione. Sempre su direttiva del veterinario, è stato effettuata una bonifica dell’area per prevenire l’insorgere di malattie infettive.

Oltre al disagio subito dagli abitanti del rione Gheddesai e al danno ambientale, non sono certo da trascurare i costi di questa operazione. Spese che graveranno, anche indirettamente, su tutti i contribuenti per gli interventi e i lavori necessari alla rimozione della carcassa dell’animale.

Sarebbe pertanto interessante conteggiare e divulgare il “prezzo” di questa emergenza sanitaria, così come le spese sopportate annualmente dal Comune di Olzai per la rimozione dei rifiuti abbandonati e per le attività di prevenzione nel territorio comunale, sperando di costituire un deterrente e un monito per future simili imprese.

Per ora non resta che attendere l’esito delle indagini, avviate dalla Pubblica Sicurezza, su questo incredibile atto di inciviltà che ha messo a serio rischio la salute degli olzaesi e le attività agro-pastorali del territorio.

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