Giovani, imprenditori, sardi e con una passione sfrenata per la competizione al tavolo verde del poker sportivo. È la storia parallela di Davide Nughes, 39 anni nativo di Olbia, e di Fabrizio Zucca, quarantatreenne di Cagliari, anch'egli imprenditore di successo. Questa le tappe della loro carriera.
Davide Nughes, giocatore semiprofessionista di poker e balzato agli onori delle cronache sportive per aver vinto un Sunday Special su PokerStars sbaragliando una concorrenza agguerrita e un side event all'EPT di Barcellona (uno dei più importanti tornei continentali, in cui ha raggiunto la sua più grande vittoria nei tornei di poker sportivo dal vivo), deve il suo grande successo a un'impresa che va ben oltre i ristretti confini del tavolo verde.
Nel 2013, circa un anno dopo l'apertura dell'attività imprenditoriale nel settore della panificazione, il ciclone Cleopatra colpì la sua Olbia causando gravi danni ai 5 punti vendita appena aperti e a molte delle strutture della città. 40 cm di acqua e fango negli uffici ed un metro e 30 nel reparto forni: fu questo il terribile colpo d'occhio che si parò davanti a Nughes e ai suoi collaboratori quel giorno.
Ma da qui la reazione fu incredibile e a tratti commovente: nonostante le perdite economiche e le difficoltà del momento, tutti i 17 dipendenti di Davide Nughes, aiutati da familiari e amici, si unirono per creare una task force improvvisata e riuscirono a tornare operativi in 36 ore, garantendo una produzione di 5 quintali di pane al giorno. Il vero successo però arriva il primo giorno di riapertura: Davide decide di destinare una gran parte della produzione di pane alla distribuzione gratuita per aiutare le vittime di Cleopatra ed alzare il morale dei suoi concittadini.
Nughes aveva aperto la sua attività solo un anno prima nell’ottobre del 2012 e aveva investito nella sua impresa. Il panificio era disastrato e questo sarebbe bastato a molti ad arrendersi. La reazione, l’orgoglio e la solidarietà hanno prevalso sulla calamità naturale e il pane è stato condiviso con la popolazione colpita dall’alluvione.
Un episodio, questo, che non ha comunque tolto a Nughes la voglia di mettersi in gioco con la sua passione, il poker. È arrivata agli inizi di questo mese, infatti, la vittoria ad uno dei side event del WPT di Praga, appuntamento che fa da apripista all'ultimo EPT.
Desideroso di confrontarsi sul panorama internazionale già dal 2011 quando è stato cheap leader azzurro al torneo PCA dei Caraibi, l'imprenditore sardo ha così conquistato il suo secondo successo fuori dai confini nostrani dopo quello di qualche anno fa all'EPT di Barcellona nell'evento “No Limit Hold'em - Freeze Out”. Manca solo una tappa per la conquista di una personale Triple Crown: la vittoria ad un side event delle WSOP, il sogno nemmeno troppo nascosto di Nughes.
Storia a tratti simile, quella di Fabrizio Zucca, imprenditore quarantenne cagliaritano che nel 2014 ha coronato il suo sogno di partecipare alle World Series of Poker (WSOP) di Las Vegas, il torneo di poker sportivo più importante al mondo.
Reduce dal sesto posto all'Italian Poker Open dello stesso anno, Fabrizio Zucca è sbarcato nella città americana con l'obiettivo di godersi ogni singola mano senza molte illusioni ma portando con sé i simboli ed il nome della terra natia. L'imprenditore, infatti, è stato sponsorizzato nella sua avventura oltreoceano da una nota azienda cagliaritana di abbigliamento sportivo che ha messo bene in evidenza la bandiera dei Quattro Mori.
Zucca e Nughes, quindi, proseguono nella tradizione che vede la scuola di poker sarda distinguersi a livello nazionale ed internazionale. Una tradizione iniziata nel 2010 con un altro giocatore cagliaritano, Filippo Candio, ha provato l’ebrezza di chiudere al quarto posto il tavolo finale (November Nine) delle WSOP di Las Vegas.