OLZAI. Il prossimo 18 novembre, in occasione della prima giornata delle Cortes Apertas, sarà inaugurata a Olzai la mostra L'arte in rosa a Casa Floris.
Si tratta di una singolare esposizione temporanea di ben quaranta opere realizzate dalle più famose artiste sarde, e che vanno dagli anni Venti del Novecento fino ai nostri giorni, per la maggior parte inedite o comunque sconosciute al grande pubblico.
Al momento, non è stato ancora divulgato l'elenco delle opere, ma si parla di grandi nomi dell'arte figurativa isolana, come Edina Altara, le sorelle Albina e Giuseppina Coroneo, Tona Scano, Maria Lai e altre artiste nate o vissute in Sardegna nell'ultimo secolo.
L'iniziativa è del Comune di Olzai, che ha accolto la proposta della storica dell'arte Marzia Marino dell'Associazione Orientare, neodirettrice della Casa Museo Carmelo Floris e autrice di diversi studi e pubblicazioni inerenti la figura e l'opera del grande pittore e incisore olzaese scomparso nel 1960.
L'allestimento della mostra L'arte in rosa a Casa Floris comprenderà dei dipinti a olio e altre tecniche pittoriche, ma anche delle splendide opere grafiche e ceramiche, grazie alla generosa disponibilità di un gruppo di appassionati dell'arte coordinati dal collezionista cagliaritano Giorgio Bartolomeo.
Il progetto della mostra «L'arte in rosa a Casa Floris»
«La selezione delle opere, pur non essendo completamente esaustiva dell'ampia e qualitativamente elevata produzione dell'arte sarda "al femminile" – si legge nel progetto della mostra elaborato da Marzia Marino e approvato nei giorni scorsi dall'Amministrazione comunale – sarà in grado di testimoniare gli altissimi livelli raggiunti sia nel figurativo che nell'astrazione.
Dalle opere delle cagliaritane Anna Marongiu Pernis e Dina Masnata, maestre dell'incisione calcografica, ai ritratti femminili dipinti da Francesca Devoto, indagati nell'intimità degli interni domestici; dai collage delle sorelle Coroneo, nelle cui mani le carte colorate, i ritagli di panno, gli scampoli di stoffa, diventano materia per inventare figure e racconti fantastici, alle bagnanti di Liliana Cano, novecentiste nella sintesi plastica delle figure e nella solitudine dei paesaggi; dalle sperimentazioni stilistiche e materiche di Maria Lai e Rosanna Rossi, che dell'astrazione ha fatto il suo linguaggio prediletto sin dalla fine degli anni Sessanta, ai codici plastici che animano le ceramiche di Anna Maria Secci.
Una riflessione – conclude la curatrice della mostra Marzia Marino – su come l'arte al femminile in Sardegna, spesso rimasta ai margini della storia dell'arte e mai appieno valorizzata salvo sporadici casi, abbia fatto dei motivi della tradizione, della creatività e della naturale attitudine all'ornamento strumenti indispensabili per lo sviluppo di linguaggi innovativi».
Una mostra antologica di notevole livello artistico, che sarà allestita nei suggestivi ambienti in cui aveva vissuto e lavorato il grande maestro Carmelo Floris. Un'iniziativa di sicuro richiamo culturale e turistico per Olzai, non solo durante le Cortes Apertas del 18 e 19 novembre prossimi, ma sino all'Epifania 2018.
Per ulteriori informazioni sulla mostra L'arte in rosa a Casa Floris, e prenotare visite guidate nella Casa Museo Carmelo Floris – a partire dal prossimo 18 novembre – gli interessati possono contattare direttamente l'operatrice museale Lidia Siotto della Cooperativa Agorà Sardegna, al numero di telefono 333.295.61.88, oppure tramite email museocarmelofloris@gmail.com.