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Aras. “La coop pastori di Dorgali è un esempio virtuoso di cooperazione”

Garantisce servizi e assistenza ai soci e produzioni di alta qualità

redazione
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Una vera grande famiglia allargata e di qualità. La Cooperativa pastori di Dorgali da oltre quarant'anni è un esempio per tutta la Sardegna.

Una mosca bianca nel mondo dell'individualismo e dell'anti cooperativismo insito nei sardi e nei pastori in particolare, dove ogni ovile è un mondo a se e a se stante.

E' l'esempio vivente e concreto che anche in Sardegna la cooperazione esiste, funziona e conviene.

Una cooperativa a tutto tondo, in cui non ci si limita alla sola trasformazione e vendita del formaggio, ma garantisce ai soci anche la vendita degli agnelli e della lana, oltre che l'acquisto delle materie prime: fieno e mangime.

La Cooperativa pastori guidata da Leonardo Salis conta 150 soci, quasi tutti di Dorgali, con circa 40 mila capi. Lavora latte di pecora, intorno ai 4milioni di litri, e di capra, 300mila.

“Da tempi non sospetti – rivela il presidente – abbiamo puntato sulla diversificazione e sulla qualità dei prodotti. Filosofia che ci ha premiato e ci ha reso solidi e ben strutturati”.

La produzione di Pecorino romano è infatti limitata al solo 40 per cento. Il restante 60 per cento è coperto da pecorini e caprini semicotti, caciotte, frue, yogurt, latte fresco, erborinato, stagionato e caciotte senza glutine. Prodotti che, eccetto il Pecorino romano, sono venduti a km0: perlopiù in tutti i negozi locali, oltre che in qualche altro supermarket sardo.

“La diversificazione - spiega il presidente - ci ha consentito anche nei momenti di maggior crisi di pagare il latte ai pastori ad un prezzo migliore rispetto agli altri caseifici; e in questi due anni in cui il prezzo del Pecorino romano è voltato alle stelle non abbiamo ceduto alla monoproduzione, che ci avrebbe sicuramente consentito di spuntare qualche soldo in più nell'immediato, ma non nel lungo periodo. In questo modo non dipendiamo dalle fortune di un solo formaggio, seppure il più venduto”.

Comunque anche lo scorso anno il prezzo del latte ovino a Dorgali era tra i più alti in Sardegna: 1,11 centesimi (+2 centesimi lasciati in cassa).

“Da sempre il nostro acconto è basso – ricorda Leonardo Salis – poi però siamo tra i primi a liquidare il conguaglio, e tutto insieme”.

L'acconto basso è frutto di una strategia lungimirante della cooperativa “perchè i soldi ci servono per comprare il fieno e le granaglie che poi misceliamo noi. In questo modo oltre a risparmiare, perchè acquistiamo in alte quantità, e dare un altro servizio ai soci (non devono farsi le grandi scorte in autunno anticipando soldi e occupando spazio in azienda) garantiamo un'alimentazione coerente e omogenea in tutti gli ovili, oltre che controllata dai tecnici dell'Aras”.

Della squadra fanno parte, infatti, anche due veterinari (Pierino Sale e Roberto Costa) e due agronomi (Stefano Serra e Sebastiano Testone) dell'Aras che controllano il latte e l'alimentazione degli animali, oltre ad essere consulenti dei singoli soci.

“Siamo sempre presenti e seguiamo gli ovili di tutti i soci – dice Stefano Serra -. L'organizzazione della cooperativa permette di avere dei prodotti di altissima qualità. I controlli e la consulenze che garantisce con il nostro supporto sono a 360 gradi: il fatto che fornisce anche il fieno ed il mangime ci consente di monitorare uno degli aspetti più importanti, l'alimentazione, oltre ai classici controlli sul latte e ad una puntuale consulenza in ovile”.

“I soci sono incentivati a lavorare bene – sottolinea Sebastiano Testone - anche dal prezzo del latte stabilito in base alla qualità; Dorgali è stata tra i primi a introdurre questa modalità oltre a imporre parametri molto rigidi. Questo premia i virtuosi: le differenze di prezzo con i meno attenti (pochissimi) sono anche di 15 centesimi al litro. Inoltre chi porta latte adulterato deve pagare multe di 6 mila euro”.

“Da questo punto di vista non si transige – spiega Roberto Costa -. Il latte di qualità consente di risparmiare in corrente elettrica (il latte buono non necessità di portarlo a temperature molto elevate) e negli scarti: bassissimi”.

“Il sistema Dorgali è una macchina perfetta – conclude il direttore dell'Ara Sardegna Marino Contu -. Credono sul serio sulla qualità e l'assistenza al socio. I nostri tecnici, infatti, sono parte integrante del progetto, e questa armonia consente di arrivare a questi livelli”.

 

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