Sabato 24 settembre, a Firenze, è stato presentato il libro “Mastros de Erru. Il ferro battuto e la lavorazione dei metalli a Orani”. Il volume, frutto delle ricerche condotte da Angelino Mereu, si va ad affiancare al libro “Mastros de Linna”, dedicato all’arte della falegnameria in Orani, che Mereu ha pubblicato nel 2014.
La presentazione, presso la struttura del Caffè Letterario, all’interno dell’ex carcere delle Murate, è stata organizzata dall’ACSIT, il circolo dei sardi di Firenze, e godeva del patrocinio dei comuni di Orani e Firenze.
Il libro è stato presentato dal Prof. Pietro Clemente, illustre antropologo, che ha descritto in maniera chiara e sintetica i contenuti del volume e l’interessante e originale metodo di ricerca utilizzato dall’Autore. Clemente ha sottolineato, in particolare, l’importanza delle botteghe artigiane per quanto riguarda la vitalità dei piccoli centri urbani come Orani, e come per la stragrande maggioranza dei paesi della Sardegna.
La presentazione ha poi assunto risvolti particolari quando il discorso si è incentrato sul “ritmo” utilizzato dai fabbri nella lavorazione del ferro. Quel ritmo del martello sull’incudine che fungeva quasi da biglietto da visita per ogni singolo artigiano in quanto ognuno aveva un proprio modo personale di martellare e picchiare sul ferro.
Partendo da questi presupposti sul palco sono saliti Pietro Paolo Piredda e Giangiacomo Rosu, musicisti e ricercatori etnomusicali, che hanno dato vita a una vera e propria performance a base di motivi tradizionali sardi accompagnati da launeddas, flauto di canna, triangolo, scacciapensieri e tamburo. Ma il vero protagonista è stata l’incudine, sistemata su un tavolino, che Giangiacomo Rosu ha utilizzato come strumento musicale “percuotendola” con due martelli: il ritmo cadenzato, accompagnato dalle launeddas di Piredda, ha sprigionato una vera e propria magia di armonie e ha catturato il numeroso pubblico presente.
La presentazione si è conclusa con l’intervento di Angelino Mereu che ha ripercorso la storia dei fabbri di Orani e ha messo in rilievo le caratteristiche produttive del paese che, nonostante non arrivi a tremila abitanti, vanta numerose eccellenze in campo artistico e artigianale. “Le attività artigiane – ha detto Mereu – rappresentano l’essenza dei nostri paesi, sono la linfa vitale che può permettere un rilancio culturale ed economico dell’intera Sardegna e con i miei libri sull’artigianato di Orani spero di dare un piccolo contributo e uno stimolo per far crescere e sviluppare le comunità della Sardegna. Quelle comunità – ha concluso Mereu – che hanno bisogno di promozione per farsi conoscere e che dalle istituzioni aspettano segnali di fiducia e azioni di sostegno per potersi affermare e sviluppare”.