Va oltre i confini della Sardegna il Giro d’Italia del Pecorino solidale grazie alla Federazione associazioni sarde in Italia (Fasi)- Sarda Tellus, 70 circoli sparsi nel centro nord Italia che contano circa trentamila soci, che ha sposato l’iniziativa della Coldiretti di acquistare il Pecorino romano al prezzo etico di minimo 6,20 euro (prezzo all’ingrosso) in modo da garantire una giusta remunerazione a tutta la filiera del latte, in particolare ai pastori che quest’anno si vedono pagato il latte a soli 50 centesimi al litro.
Il Giro d’Italia del pecorino solidale farà il suo esordio oltre Tirreno grazie al Gremio sardo “Efisio Tola” di Piacenza, domani e domenica, nella Corte La Faggiola in Gariga di Podenzano, dove hanno organizzato la quinta edizione de “Su Tusorzu” “D’onz’annu in beranu a fine maiu” = Ogni anno in primavera a fine maggio...La Tosatura).
Nell’occasione sarà presentata la collaborazione con la Coldiretti Sardegna e sarà proposta in degustazione la prima forma di Pecorino romano acquistata dalla Fasi dalla cooperativa Latteria Sociale “Sa Costera” di Anela.
Il circolo dei sardi nel piacentino, dedica al mondo agro-pastorale presente nella provincia di Piacenza, un evento che ci riporta necessariamente in Sardegna. Infatti, nello stesso periodo dell’anno, sia in continente sia nell’isola tutti i pastori provvedono alla tosatura delle pecore che compongono il loro gregge.
Su Tusorzu è benessere animale: la tosatura è indispensabile per garantire alle pecore una condizione che permetta loro di affrontare la calura estiva senza il vello di lana che li ricopre per quasi tutto il resto dell’anno, e che invece è indispensabile per la protezione dal freddo e dalle intemperie invernali.
Su Tusorzu è integrazione sociale: rappresenta un importante momento della vita sociale del mondo agropastorale, e qui nel piacentino è anche l’occasione dell’incontro di una comunità quella di origine sarda con quella piacentina che la ospita, con persone che s’incontrano e amicizie che si rinsaldano. Il momento conviviale, il pranzo, celebra la bontà dell’offerta gastronomica del pastore ed anche uno dei momenti di espressione dell’ospitalità` tipicamente sarda.
Su Tusorzu è artigianato, ne sono espressione gli arnesi preparati in maniera meticolosa da abili artigiani i cosiddetti “ ferros” le forbici necessarie per effettuare la tosatura manuale.
Sempre in tema di artigianato, particolare spazio sarà dedicato all’abbigliamento “S’estimenta” del mondo agropastorale e alla sua evoluzione in chiave moderna, con la sartoria Pischedda di Bono, che presenterà i vestiti dei costumi delle feste del comune di Bono oltre agli abiti e ai vestiti moderni, sempre ispirati alla tradizione Goceanina. L’artigianato della lavorazione del rame sarà presentato dal ramaio di Isili: Luigi Pitzalis, che nell’ occasione esporrà i suoi pezzi , alcuni dei quali ( i paiuoli), strumenti indispensabili per l’esercizio quotidiano dell’attività del pastore
Su Tusorzu è agroalimentare di qualità: il pastore Giovanni Casule di Vernasca, proporrà la lavorazione del latte di pecora in formaggio pecorino e ricotta.
Su Tusorzu è cultura: gli ospiti della conferenza di sabato 3 giugno: il linguista Simone Pisano e l’attore teatrale Antonio Gonario Pirisi, spiegheranno il significato lessicale delle parole sarde riferite al mondo dell’ Estimenta (il vestiario) dei pastori, proponendo alcune note di poesia in tema. Mentre Matteo Pischedda spiegherà la su interpretazione sartoriale ispirata al mondo agropastorale
Su Tusorzu è musica: faranno da colonna sonora delle due giornate la musica, del gruppo “Cantos e Ballos” con canti e i balli accompagnati dai canti a tenore del“ Tenore Sos Emigrantes.
Su Tusorzu è Promozione Economica della Sardegna: sarà presente un banchetto di prodotti agroalimentari sardi nell’ambito del progetto regionale FASI – REGIONE SARDEGNA denominato “SARDA TELLUS ”.
Su Tusorzu è anche, come scritto, solidarietà verso il mondo agropastorale sardo, che a causa del calo del prezzo del latte e della grave siccità, attraversa un momento di crisi gravissimo. Ed è con questo spirito che i circoli sardi del Nord Italia stanno partecipando all’iniziativa della Coldiretti a favore dei pastori.