Uniti contro la chiusura degli sportelli del Banco di Sardegna, e tra questi quello di Olzai, annunciata per il 13 ottobre prossimo. Da quel giorno i correntisti olzaesi dovranno spostarsi a Sarule per effettuare qualsiasi operazione bancaria. Un disagio legato sopratutto alla distanza: circa 15 chilometri di tornanti per operazioni che attualmente vengono garantite nel paese di Carmelo Floris, per tre giorni la settimana.
L'annunciata chiusura dello sportello di Olzai fa parte di un piano di ristrutturazione che la Bper, gruppo di cui fa parte il Banco, sta portando avanti in tutta Italia. Assieme a Olzai sono previste infatti le soppressioni di altri 11 sportelli in tutta la Sardegna. Venerdì scorso, per iniziativa del Comune barbaricino guidato da Ester Satta, e dei Comuni di Torralba, Triei e Collinas è stato fatto un sit-in di protesta davanti alla filiale del Banco di Sardegna di Nuoro, in piazza Sardegna.
A partecipare sono stati anche numerosi Sindaci e rappresentanti di diverse amministrazioni comunali, preoccupate per l'inesorabile impoverimento di servizi nei paesi dell'interno.
Presenti infatti i primi cittadini di Orotelli, Mamoiada, Nuoro, Sarule, Ottana, Fonni, e consiglieri e assessori da Ollolai e Gavoi.
Una sola la voce di protesta, messa nero su bianco su un documento sottoscritto da quattro dei 12 Comuni interessati. L'appello è alla Regione e all'Anci. Alla prima si chiede "di intervenire con fermezza a sostegno della protesta", all'Anci si chiede invece di "approfondire la tematica della soppressione degli sportelli, e di fare appello a tutti i Comuni della Sardegna affinchè si approvi il documento di protesta in tutti i Consigli Comunali".