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Coldiretti. In Sardegna record di ultracentenari: grazie ai nonni longevi crescono le aziende agricole innovative

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Sono quasi raddoppiati gli ultracentenari in Italia, che in 10 anni sono passati da 10mila a oltre 17mila, con un aumento del 70 per cento. E’ quanto emerso dallo studio presentato dalla Coldiretti (www.coldiretti.it) in occasione della festa dei nonni (giornata informale di recente istituzione che si festeggia il 2 ottobre) al Villaggio di Milano, dove sono stati svelati i segreti dei nonni contadini per allungare la vita. 

La Sardegna è in percentuale, tra centenari e abitanti, la Regione più longeva del mondo. Nella nostra Regione abbiamo costantemente in vita 370 persone che hanno più di 100 anni. E ci difendiamo pure per quando concerne i supercentenari (chi ha superato i 110 anni) con circa il 14 % di quelli certificati in tutto il mondo. 

Nell’Isola si vive più a lungo nel centro, in particolare in 14 Comuni  (Fonni, Gavoi, Ollolai, Ovodda, Tiana, Mamoiada, Orgosolo, Oliena, Villagrande Strisaili, Arzana, Baunei, Triei, Talana e Urzulei) che il National Geographic capeggiato dal giornalista esploratore Dan Buettner, divulgatore del concetto di Blue Zone, le cosiddette zone blu, ha inserito tra le cinque aree del mondo con la più alta concentrazione di centenari. Le altre sono Okinawa (Giappone), Loma Linda (California), Nicoya (Costarica), Ikaria (Grecia).

Per vivere così a lungo concorrono diversi fattori. Al primo posto c’è sicuramente quello genetico ma molto importanti sono anche i fattori ambientali e di natura alimentare.

“Insomma – evidenzia  il presidente di Coldiretti Sardegna Battista Cualbu presente a Milano dove nel fine settimana oltre 700.000 persone hanno visitato il Villaggio Coldiretti che ha coperto una superficie di 7 ettari grande come dieci campi di calcio attorno al Castello Sforzesco di Milano con la più grande fattoria mai realizzata in un centro storico di una città – anche gli studi scientifici dimostrano che la società del Pastoralismo è l’elisir della lunga vita: perché è quella che produce cibi sani; che ti consente di fare il giusto esercizio fisico all’aperto; di coinvolgere tutte le fasce d’età e vivere in comunità. I nonni sono la dimostrazione vivente dell’importanza della campagna e del ruolo delle aziende agricole, sia per lo stile di vita che per la produzione di cibi sani e genuini”.

Ma accanto all’alimentazione è importante – sottolinea Coldiretti – la pratica di attività che aiutino a mantenere giovani il fisico e la mente. Secondo uno studio svedese, fare l’orto, zappare e seminare la terra è l’ideale per gli over 60 poiché riduce di quasi un terzo il rischio di morte, diminuendo del 27% la probabilità di incorrere in attacchi cardiaci o ictus. Sono diverse le attività praticate che contribuiscono a far restare in forma in campagna dove i più elevati livelli di salute si registrano tra gli anziani attivi. Uno stile di vita che è diventato un modello anche nelle città dove si registra un aumento degli hobby farmers con  piu’ di sei italiani su dieci (63%) che con la zappa in mano dedicano parte del tempo libero alla cura di verdure e ortaggi secondo lo studio della Coldiretti/Ixe’.

“Ma i nonni – rimarca il direttore di Coldiretti Sardegna Luca Saba – svolgono anche un ruolo fondamentale per le nuove generazioni alle quali trasmettono in prima persona e senza mediazioni il saper fare delle tradizioni alimentari, ma anche la passione per la terra. Grazie anche a questo incontro intergenerazionale oggi abbiamo un boom di aziende agricole giovani innovative e creative che reinterpretano e ripropongono in chiave moderna trasformandole in imprese le antiche tradizioni, dando vita a prodotti e attività che rispondono ai nuovi bisogni della società. La testimonianza l’abbiamo avuta anche la scorsa settimana alle finali degli Oscar green dove sono state premiati i giovani agricoltori under 40. Come Andrea Deidda con l’olio di lentisco che ha raggiunto anche le finali nazionali del premi di Oscar green e le tante fattorie sociali”.

 

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