In merito al cane trafitto da un arpione, chiamato "Freccia" dalle volontarie dell'associazione Orazio, che quotidianamente si adoperano nei confronti degli animali abbandonati e che ne hanno prontamente seguito le cure, non si può che esprimere sdegno e ribrezzo nei confronti di un gesto contrario alle più basilari regole morali oltreché giuridiche.
Il fatto che esistano problemi più considerevoli da affrontare, non ci esime dal prendere posizione in merito al maltrattamento dei cani e degli animali in genere, al di là delle opinioni personali e delle convinzioni filosofiche in merito al rapporto che ha la società nei confronti degli animali.
Il rispetto, la cura e la tutela degli animali, tra l'altro considerati esseri senzienti, è infatti fondamentale, senza che ciò implichi la mancanza di rispetto e di cura e tutela nei confronti delle persone.
L'auspicio è dunque che, oltre a tutte le ulteriori azioni, attraverso lo sdegno e il biasimo di questo gesto di inaudita ferocia, si consolidi il cambiamento culturale ormai già in atto ed irreversibile, testimoniato anche nella nostra città , dalla presenza di numerose associazioni e di medici veterinari che si occupano di tutelare gli animali abbandonati e maltrattati, favorendone l'adozione presso le famiglie e promuovendo con efficacia un nuovo modo di ripensare al ruolo degli animali nella società contemporanea.
Giovanna Zedde
Consigliera Comuale Nuoro La Base