“Siamo preoccupati dei progetti di suddivisione del bacino del trasporto pubblico locale della Sardegna. E lo siamo perché pensiamo si voglia distruggere il patrimonio professionale pubblico in capo all’unica agenzia regionale che funziona e con un bilancio in attivo: l’Arst”.
Lo sostengono il presidente de La Base Efisio Arbau e il capogruppo del gruppo consiliare Psd’az – La Base Gaetano Ledda: “il progetto di distruzione del servizio pubblico ritorna ciclicamente, soprattutto su ispirazione metropolitana e dei politici dei capi di sopra e di sotto – spiegano -. Il disegno è sempre lo stesso: prendersi i soldi pubblici per tenere in piedi il trasporto locale delle città e delle aree forti a discapito del servizio nei trecentosettantasette comunità garantito per 365 giorni all’anno da Arst”.
Lo studio che servirà a portare a compimento l’ennesima politica accentratrice divide il bacino unico regionale e rende di fatto superata la gestione pubblica unitaria di Arst. Con la conseguenza di dare ai privati la gestione e quindi di rendere non appetibile la gestione del servizio nelle aree interne e rurali.
L’alternativa che propone La Base è quella di accorpare ad Arst anche tutti i privati operanti in Sardegna e di affidare con l’evidenza pubblica necessaria ad un soggetto completamente pubblico la gestione del servizio del trasporto locale.
“Noi della Base – sostengono - ci batteremo affinché questo diventi uno dei pilastri del progetto di governo per le prossime ed imminenti regionali. Assieme agli altri movimenti sardisti e soprattutto al Partito sardo d’Azione”.