Creatività , audacia, ecostostenibilità , integrazione, socialità . Sono gli ingredienti che quotidianamente i giovani stanno innestando nella terra e negli ovili erigendosi a stelle dell’agricoltura.
Agricoltura che si rinnova e innova, che non ha paura di sperimentare rispondendo ai bisogni delle persone, soprattutto delle più deboli, e dell’ambiente.
Le migliori idee e progetti agricoli sardi si contenderanno lunedì a Cagliari gli Oscar green regionali messi in palio da Coldiretti Giovani.
Una manifestazione giunta alla XII edizione e che presenta un palmares di primo livello. Ogni anno emergono aziende all’avanguardia, nate dalla genialità e dallo studio oltre che dalla passione soprattutto dei giovani che sempre di più tornano nei campi dove realizzano i propri sogni, spesso con laurea e master in tasca.
Le finali si svolgeranno a Cagliari, lunedì mattina alle 10 nella sala conferenze dell’Unione sarda. Le premiazioni saranno anticipate da una tavola rotonda moderata dal direttore di Coldiretti Sardegna Luca Saba, in cui lo scrittore Flavio Soriga, l’editore ed il direttore dell’Unione sarda Sergio Zuncheddu ed Emanuele Dessì e il presidente di Coldiretti Sardegna Battista Cualbu discuteranno intorno al tema: Le stelle alle stalle, prchè i giovani tornano in campagna. A seguire il direttore generale del gruppo Unione sarda Lia Serreli presenterà il progetto Sardinia eCommerce.
Il clou della mattinata saranno le 12 aziende agricole under 40, rappresentative di tutto il territorio regionale che si contenderanno i 6 Oscar green regionali.
Sono Spartaco Atzeni della azienda agricola Atzeni di Sardara e l’apicoltore Salvatore Murgia di Nuoro per la categoria Campagna Amica che premia le aziende che valorizzano i prodotti tipici italiani su scala locale, nazionale e mondiale rispondendo alle esigenze dei consumatori in termini di sicurezza alimentare, qualità e tutela ambientale.
La Comunità Il Seme di Santa Giusta e la Fattoria Istentales di Nuoro invece sono in lizza nella categoria Noi per il Sociale dove si valorizza l’agricoltura sociale e quei progetti che rispondono ai bisogni della persona e della collettività , grazie alla capacità di trasformare idee innovative in servizi e prodotti destinati a soddisfare esigenze generali e al tempo stesso creare valore economico e sociale.
L’azienda agricola di Marco Daga di Simaxis e Giada Porcu della Cantina Silattari di Bosa ambiscono all’Oscar green nella categoria Impresa 2. Terra riservata a alle aziende dell’agroalimentare che hanno creato una cultura d’impresa esemplare, riuscendo a incanalare creatività , originalità e grande abilità progettuale per lo sviluppo e la crescita dell’agricoltura italiana coniugando tradizione e innovazione.
Emanuele Salis della cooperativa La Genuina di Ploaghe e Manolo Mura dell’azienda agricola Mura e Cossu di Bonarcado sono i finalisti della categoria Fare Rete, che premia quelle realtà capaci di creare reti sinergiche in grado di massimizzare i vantaggi delle aziende agroalimentari e del consumatore finale. coniugano agricoltura e tecnologica così come artigianato tradizionale e mondo digitale.
Giovanni Barmina di Folia Bio di Olmedo e Krokka di Nuoro sono in lizza nella categoria Creatività in cui l’idea è il motore. Si premia la creatività di idea, di prodotto e di metodo.
Infine la cantina sa Defenza di Donori e l’azienda agricola di Luisa Cabiddu di Girasole sono i finalisti della categoria Sostenibilità che premia i progetti che promuovono un modello di sviluppo sostenibile in cui il ruolo dell’imprenditore è centrale per la crescita della comunità e del territorio.