Preg.mo Direttore Generale,
le sottopongo un caso umano e sanitario che non fa onore all'azienda diretta dalla S.V. riguardante E. S. affetta da SMA, una patologia devastante.
Normalmente la SMA è mortale, da poche speranze, viene "suggerito" un accompagnamento guidato alla morte, le risparmio la procedura, ma è una vera e propria eutanasia legalizzata.
Faccio notare che in Sardegna ci sono tante persone armate di buona volontà , ma un sistema sanitario totalmente inadeguato alla presa in carico di tale patologia.
Nel mondo si ha una sopravvivenza oltre i venti anni: in Italia ci sono centri di eccellenza a Napoli e Milano, a questi centri bisogna guardare, ispirarsi, fare riferimento attivo.
Bisogna dare un sostegno esemplare a questi genitori coraggiosi ed alla bambina che sprizza vita, intelligenza e vivacità da tutti i pori.
Altro che sostegno! Stanno ponendo alla famiglia ogni impedimento per l'assistenza minima esistenziale: sembra quasi che vogliano far pentire i genitori di aver scelto la vita di una bambina meravigliosa. Dott. Simeone, la invito ad andare a trovarla, si renderà conto di persona.
Di cosa ha bisogno la bambina:
1) Assistenza infermieristica di almeno 4 ore al giorno per 365 giorni l'anno da concordare con la famiglia.
2) Fisioterapie specifica per 5 giorni la settimana.
3) Almeno 3 sedute settimanali di logopedia specifica atte all'insegnamento della comunicazione aumentativa alternativa(CAA).
4) Fornitura di secondo ventilatore polmonare NIV.
5) Fornitura di secondo pulsissimetro atto a misurare la percentuale di ossigeno ematico.
6) Fornitura di supporto elettronico per CAA adeguato all'età e capacità , da prescrizione logopedista.
Questa lettera aperta si pone l'obbiettivo di sensibilizzare la S.V. al fine di dare i giusti input alle cure primarie per risolvere velocemente le criticità , anche in deroga a quanto prescritto dai livelli essenziali di assistenza.
Ho preso a cuore la situazione di questa bambina: sarebbe semplice fare una campagna stampa, legale e di lotta, ma confido nella Sua sensibilità e capacità a trovare le soluzioni adeguate.
Copia di questa lettera aperta sarà trasmessa ai media regionali e nazionali oltre agli amministratori regionali e comunali. Voglia prendere questa diffusione come stimolo per l'azienda e gli amministratori regionali per migliorare l'efficienza e l'efficacia dell'assistenza sanitaria.
Monserrato, 16 gennaio 2013
Un caro saluto
Salvatore Usala, segretario dell'associazione Viva la vita Sardegna onlus