Fonni. Novità nella raccolta differenziata. Entro novembre l’assessore all’ambiente Marco Carta chiede ai suoi concittadini un cambio di marcia altrimenti avverte “aumenterà del 30 per cento la tassa sui rifiuti”. La raccolta differenziata a Fonni è ferma al 60 per cento. Sotto il 65 per cento richiesto dalla regione. Tradotto significa pagare. Non fare la differenziata costa. Per esempio: se anziché differenziare si buttasse una tonnellata di plastica nel secco il Comune perderebbe 350 euro. Per smaltire l’indifferenziato paga 200 euro a tonnellata mentre dallo stesso quantitativo di plastica ben differenziato ricava 150 euro. Fonni si è convertita alla raccolta differenziata già dal 2007. Qualche anno dopo è stato insignito del premio come Comune riciclone, riservato a quelli più virtuosi. Secondo l’assessore “come succede spesso, si parte bene poi ci si adagia e si abbassano le percentuali”. Ma non bisogna neppure dimenticare secondo Carta “che rispetto al 2007 le percentuali di differenziata richieste dalla Regione sono cresciuti al 65 per cento”. Serve cambiare rotta e subito. “Entro novembre la percentuale di differenziata deve crescere del 10 per cento” è il calcolo di Marco Carta, altrimenti nel 2013 i costi a carico del cittadino aumenteranno del 30 per cento. Per questo si sono studiati una serie di interventi. Nei giorni scorsi Carta ha inviato una lettera a tutti i concittadini per spiegare la rivoluzione. “Si tratta di piccoli interventi che richiedono solo un poco di attenzione ma che faranno risparmiare tanti soldi alle casse comunali”. Le buste del secco saranno trasparenti in modo che gli operatori possano verificarne la conformità: se nella busta del secco, per esempio, ci sarà vetro non lo ritireranno ma applicheranno al sacchetto un etichetta con riportati i motivi del non ritiro. Poi lo segnaleranno alla Polizia Municipale. Che provvederanno a sanzionare i trasgressori. “Questo per punire i pochi che vanificano il lavoro della maggior parte dei cittadini”. Dall’isola ecologica di Logomache sono stati tolti i cassonetti, e d’ora in poi non si potranno portare rifiuti indifferenziati. Inoltre anche le associazioni saranno chiamate a dare il buon esempio. E durante le feste e pranzi privati che si svolgeranno nei locali comunali, tutti saranno chiamati a pagare una cauzione che sarà restituita solo nel caso di raccolta differenziata corretta. “A dicembre il comune ha speso 30 mila euro per bonificare le discariche a cielo aperto – racconta ancora Marco Carta – in alcune hanno ripreso a buttarne. I trasgressori saranno sanzionati con minimo 600 euro di multa”. In questi stessi giorni è partita la raccolta porta a porta anche degli oli vegetali esausti. L’amministrazione ha fornito gratuitamente alla popolazione delle tanichette di 3 litri, di 30 e 60 per le attività commerciali. In questo modo “gli oli vegetali (olio di oliva e semi vari) e i grassi vegetali e animali (burro e margarina) non saranno più buttati nel lavandino (con gravi conseguenze per l’ambiente) ma trasformati in risorsa: prodotti industriali o biodisel”. Altra iniziativa dell’assessore è quella della raccolta mensile di vestiti, giocattoli e scarpe. Azione dal doppio valore: solidale da una parte e economica dall’altra perché ci sarà meno secco. Tutte iniziative mirate ad abbassare la percentuale del secco indifferenziato che si tradurranno in meno impatto ambientale e risparmio di soldi. Ora spetterà ai cittadini mettere in pratica queste iniziative.