Da Olzai, riceviamo dalla referente della petizione e pubblichiamo:
A seguito di numerose domande ricevute sulla petizione – liberamente tradotta e interpretata da diversi “esperti” in materia – invio il testo integrale del documento, sottolineando che la richiesta fondamentale inoltrata all'autorità competente riguarda la misurazione dei decibel dell'impianto campanaro e la sua regolamentazione.
La petizione è ancora in corso di sottoscrizione fino al 15 ottobre 2013.
Gianfranca Murgia
Alla personale attenzione del Sindaco del Comune di Olzai
signor Antonio Ladu
e p.c.
S. E. Mons. Mosè Marcia, vescovo di Nuoro
Al Rev.do parroco di Olzai don Nicola Porcu
Ai signori Assessori e Consiglieri comunali
Oggetto: Petizione per l’adozione di provvedimenti per la tutela della salute e quiete pubblica nell’abitato di Olzai, ai sensi dell’art. 84 dello Statuto del Comune di Olzai.
I sottoscritti cittadini residenti, domiciliati e/o proprietari di case di civile abitazione e strutture ricettive, utenti di pubblici servizi e persone temporaneamente dimoranti nel paese di Olzai lamentano quanto segue:
PREMESSO che
- insieme ai lavori di restauro eseguiti nel 2010 nella chiesa parrocchiale di san Giovanni Battista di Olzai, sono stati effettuati dei lavori di manutenzione all’impianto di elettrificazione delle campane e dell’orologio;
- detti lavori hanno comportato una sensibile modifica degli elettrobattenti e percussori, con un considerevole incremento dell’intensità dei rintocchi e loro durata, oltre a una programmazione di nuove melodie liturgiche che irrompono insopportabilmente alle ore 6,30 del mattino e si prolungano sino alle ore 21;
- rispetto al passato, il livello del rumore delle campane risulta esageratamente elevato e tale da condizionare quotidianamente, e oltre ogni limite di tollerabilità, le occupazioni, il riposo, le conversazioni dirette o telefoniche (sia all’aperto che all’interno delle abitazioni ubicate nei rioni limitrofi alla chiesa parrocchiale), e tale da disturbare gli utenti dei pubblici servizi e interrompere sistematicamente le riunioni del consiglio comunale, importanti conferenze e le pubbliche riunioni che si svolgono in municipio, asilo infantile o nella sala conferenze della casa Mesina, biblioteca e pinacoteca, tutti ambienti ubicati a meno di 50 metri dal campanile;
- in assenza di un atto ufficiale di regolamentazione da parte dell’Autorità ecclesiastica diocesana (come stabilito dalla Conferenza Episcopale Italiana, con Circolare n. 33 del 10.5.2002) o altri provvedimenti di polizia urbana, la gestione del campanile è affidata al parroco pro-tempore, con ampia libertà di esibizione del martellante suono delle campane, anche in orari assurdi e irrispettosi della quiete pubblica, perdendo così il carattere di “segno” che dovrebbe invece accompagnare le celebrazione liturgiche.
Senza alcun criterio o moderazione, vengono infatti attivate nuove melodie (alcune mai appartenute alla storia e tradizione campanara di Olzai), modificati liberamente repertori, orari, intensità e durata dei rintocchi, raggiungendo l’apice del frastuono in occasione di particolari solennità, matrimoni, sagre o durante le interminabili processioni con le campane che suonano ininterrottamente “a festa” per oltre un’ora e quindi con grave disturbo della quiete pubblica;
- l’orologio campanaro inizia a suonare violentemente alle ore 6,30 sino alle ore 22,00, scandendo l’orario ogni quindici minuti, con rintocchi delle ore e quarti, molestando costantemente il riposo mattutino e pomeridiano dei residenti, di anziani e malati, emigrati, turisti e anche dei malcapitati clienti delle strutture ricettive che ripartono dal paese di Olzai comprensibilmente indignati, e quindi con grave danno di immagine per la comunità;
- nel corso degli ultimi tre anni, soprattutto a seguito di black-out elettrici o periodiche variazioni dell’orario legale e solare, la gestione di questo complicato impianto campanaro ha causato numerosi inconvenienti e disguidi, con rintocchi festosi delle campane anche a mezzanotte (anziché a mezzogiorno), inutili frastuoni in giornate e orari senza celebrazioni liturgiche o addirittura nei periodi di vacanze del parroco, con gravi ritardi degli interventi di riparazione causati dall’assenza in loco di un tecnico specializzato e quindi con ulteriori disagi, non solo per i fedeli, ma per l’intera collettività;
- al costante disturbo delle campane, si aggiungono – pur saltuariamente – ulteriori fonti di inquinamento acustico, sempre concentrate nel rione san Giovanni, ovvero di fronte alla chiesa parrocchiale:
a) il potente sibilo della sirena del servizio antincendi, installata nei locali della biblioteca comunale (piazza san Giovanni) o, in alternativa, nel tetto del municipio, utile per le emergenze ma fonte di frequenti “falsi allarmi”;
b) il folcloristico e prolungato “preludio” musicale e i potenti messaggi del nuovo bando pubblico, con risultati (in termini di qualità e diffusione omogenea dell’audio) scarsamente soddisfacenti per gli utenti residenti nei rioni periferici, ma con ulteriore disagio e inquinamento acustico per gli sfortunati abitanti nel centro storico.
A tutto ciò, si aggiungono gli stridenti annunci pubblicitari dei fruttivendoli e altri venditori ambulanti; lo svolgimento di attività rumorose nell’abitato senza alcun limite e/o controllo e – ogni sabato, intorno alle quattro del mattino – i potenti scuotimenti causati dai netturbini durante le operazioni di ritiro porta a porta del vetro o barattoli e loro automezzi di servizio, così da completare il “festival” settimanale dell’inquinamento acustico, con tanti saluti alla quiete del tanto decantato borgo di Olzai.
Ciò premesso e considerato che le precedenti lamentele e segnalazioni verbali inoltrate ai parroci e amministratori comunali sono rimaste inascoltate, i sottoscritti cittadini residenti e/o temporaneamente dimoranti nel Comune di Olzai e titolari di strutture ricettive,
CHIEDONO
al signor Sindaco, in qualità Autorità locale di igiene e sanità e tutela della salute pubblica:
quali provvedimenti - urgenti - intenda adottare l’Amministrazione comunale di Olzai per tutelare la salute della collettività, la quiete pubblica e il riposo dei suoi cittadini residenti, dei loro familiari emigrati, ospiti, turisti, titolari e/o clienti di strutture ricettive o persone comunque temporaneamente dimoranti nel paese soprattutto nel centro storico e nei rioni adiacenti alla parrocchia di san Giovanni Battista e municipio, anche in ottemperanza alla Legge 26 ottobre 1995, n. 447 (Legge quadro sull’inquinamento acustico).
Più precisamente, con riferimento alle singole fonti di inquinamento acustico precedentemente elencate, chiedono:
A) Campane e orologio della chiesa parrocchiale san Giovanni Battista:
1. l’inoltro di una richiesta urgente all’ente regionale ARPAS e/o al competente Dipartimento di prevenzione dell’ASL di Nuoro per l’effettuazione di sopralluoghi, indagini e rilievi fonometrici al fine di verificare se i livelli di emissioni sonore delle campane, superano i parametri della citata Legge n. 447/1995 e DPCM 11.11.1997, tenendo presente che il campanile della chiesa parrocchiale di san Giovanni Battista ricade nelle “zone residenziali” individuate dal vigente “Piano di zonizzazione acustica” del Comune di Olzai;
2. la sensibilizzazione delle Autorità ecclesiastiche locali e diocesane, affinché vengano immediatamente attivati gli opportuni e definitivi interventi tecnici all’impianto del campanile, al fine attenuare l’intensità dei rintocchi, la frequenza e la durata e rumore delle campane (compresa la regolamentazione dell’orologio campanaro, quest’ultimo, si sottolinea, non legato a funzioni religiose), finalizzati a garantire la storica funzione di “segno” e richiamo delle funzioni religiose e non di quotidiana fonte di disturbo della quiete pubblica e della pace delle famiglie residenti, nonché causa di danni economici (dovuti ai mancati introiti causati dal disturbo delle campane) per i titolari di strutture ricettive ubicate nel paese e ulteriore motivo di abbandono e deprezzamento delle abitazioni ubicate nel centro storico di Olzai.
B) Concentramento fonti di inquinamento acustico nei rioni adiacenti la chiesa parrocchiale, uffici e locali pubblici:
1. Per evitare o almeno attenuare un esagerato concentramento delle emissioni rumorose nell’area ricadente il rione san Giovanni, negli ambienti del municipio, banca, asilo infantile, biblioteca, sala conferenze casa Mesina, propongono lo spostamento e/o la ripartizione delle fonti di emissione sonora (bando pubblico e sirena antincendi) in altri edifici e luoghi pubblici (come la casa Meloni nella piazza Su Nodu Mannu o la terrazza casa Mesina), anche per ottenere una maggiore efficacia e omogeneità nella diffusione dei messaggi sonori.
C) Altre fonti di inquinamento acustico nell’area urbana:
1. La regolamentazione degli orari di servizio di raccolta “porta a porta” dei rifiuti solidi urbani, con particolare riferimento alla raccolta del vetro e barattoli.
2. La regolamentazione di emissione di rumori, scuotimenti e altri fonti sonore attivate, anche con l’uso di macchinari e apparecchiature, da artigiani, commercianti ambulanti o singoli privati nell’area urbana di Olzai, all’interno della quale dovrebbe essere vietata qualsiasi attività rumorosa.
Certi del suo immediato interessamento, ringraziano per l’attenzione con avvertenza che, in caso di inerzia da parte dell’Amministrazione comunale (o mancato riscontro anche ai sensi della Legge n. 241/1990 e/o dell’art. 84, c. 4 del vigente Statuto comunale), i sottoscritti cittadini saranno costretti a segnalare eventuali omissioni e/o inadempienze alle autorità competenti.
Referente: Gianfranca Murgia, Corso V. Emanuele n. 21 – 08020 OLZAI (Nuoro).
Si dichiara, ai sensi del D. Lgs. 30 giugno 2003, n. 196 “Codice in materia di trattamento dei dati personali” che le informazioni relative ai sopraelencati firmatari saranno utilizzate esclusivamente per la presente petizione.
Sotto il testo della petizione in pdf