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Ovodda. La spontaneità del paese è il successo di Ungrones de bidda

Soddisfatti gli organizzatori

Redazione
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E’ una manifestazione che coinvolge tutta la comunità. Ungrones de bidda è infatti lo specchio di Ovodda. Nella tre giorni autunnale si possono conoscere da vicino le virtù della comunità barbaricina. La sua vena creativa cosi come l’operosità, l’ospitalità. C’è spazio per la fantasia ma anche all’organizzazione. Le cortes ospitano le produzioni locali, agroalimentari e non, e tante altre frutto del’inventiva e fantasia ovoddese. Il tutto all’interno di una organizzazione impeccabile condotta dall’amministrazione comunale e dalla Pro loco.
I numeri dei visitatori confermano la genuinità dell’iniziativa. Tante persone hanno visitato il centro storico. “Siamo soddisfatti delle presenza – dicono il sindaco Cristina Sedda ed il presidente della Pro loco Ezio Marietti – e ci basta sapere che la comunità e gli espositori sono soddisfatti”.
“Sentire i visitatori andare via dicendo che sono stati accolti come a casa loro è la nostra vittoria – secondo il primo cittadino -. Conserviamo e riusciamo a trasmettere ancora il valore dell’ospitalità, della comunità. Per noi non è importante un vendere fine a se stesso, ma saperlo fare con il sorriso la cortesia, offrendo un buon bicchiere di vino”.
“L’organizzazione è stata ancora una volta all’altezza – dice Ezio Marietti – le cortes sono piaciute, le nostre attività soddisfatte”.
Al centro della manifestazione il pane. A cominciare da venerdì con il laboratorio (“mani in pasta”) e i libri per bambini. “L’apertura come sempre era dedicata ai bambini. E’ il loro giorno e quello della comunità, quello in cui si finisce con l’organizzazione e si comincia con la festa” dice Cristina Sedda.
Al pane era dedicata anche la corte della Pro loco che ha riscosso grande successo, con la lavorazione in tempo reale. “Un altro aspetto importante – spiega Marietti – è proprio la collaborazione del paese. Un esempio è la nostra corte in cui hanno partecipato tante persone giovani e meno giovani”.
“La nostra è una tappa particolare che si distingue per la creatività, la cultura e la vena artistica”. A partire dalla simpatiche presenze sui tetti e alle finestre del borgo degli animali (gatti, cani, aquile) che andranno a comporre l’originale presepe ovoddese notturno ideato da Annarella Mattu, che sarà completato per l’8 dicembre. Si tratta di sagome di legno riciclato che si mimetizzano di giorno e si illuminano di notte. (Qui trovi l’articolo). Umorismo a non finire poi nella rappresentazione tenuta dalla Compagnia Teatrale Barberi e Proloco Ovodda per le strade del centro storico di ''S'Accraridorzu de Tziu Jorghi Su Biudu'': una pratica antica per svincolare dallo stato di vedovo lo sposo o sposa prossimo alle seconde nozze, alla quale partecipava tutta la popolazione in modo tutt’altro che silenzioso.

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