OLZAI. Per la prima edizione del Pasta Madre Day in Barbagia, erano attesi un centinaio di partecipanti. Lunedì mattina, invece, sono arrivate a Olzai oltre duecento persone provenienti da tutta la Sardegna, molti da Nuoro ma anche dalle città di Alghero, Cagliari e Sassari. Famiglie intere, esperte massaie, agronomi e altri operatori del settore agro pastorale, appassionati di ricette e gastronomia, ma soprattutto molti bambini per provare ad impastare il pane.
La giornata dedicata al lievito madre naturale fatto in casa è iniziata nell’antico mulino idraulico del rio Bisine, dove il veterinario nuorese Pietro Fois, insieme al “mugnaio” Michele Columbu hanno accolto i forestieri. Conclusa la visita al mulino, i giovani dell’associazione Luzanas di Nuoro hanno offerto la “colazione del contadino” a base di pietanze e bevande vegetariane e vegane, oltre alle mandorle biologiche e latte fresco di mucche sarde procurato dal Circolo Veterinario Sardo.
Contemporaneamente, al museo Carmelo Floris, le sorelle Irene, Lidia, Luciana e Pieranna Siotto, con l’aiuto di Grazia Columbu e Roberto Sanna impastavano le farine di grano Cappelli e avviavano la lavorazione dei pani tipici di Olzai lievitati con la pasta madre. Poi è arrivato il panettiere Pino Ponti da Palmas Arborea per impastare e cucinare il pane Ci Fraxi nel forno a legna. E quasi per magia, dall’antica cucina di casa Floris si sono sprigionati invitanti aromi e profumi di altri tempi.
A mezzogiorno – dopo i brevi saluti di benvenuto di Lidia Siotto della società Su ‘Antaru, dell’organizzatore Pietro Fois e dell’assessore comunale Davide Toni – il folto gruppo dei visitatori ha riempito il cortile del museo Floris per assistere all’interessante tavola rotonda coordinata dall’agronomo Maurizio Fadda e dalla ricercatrice Manuela Sanna dell’Università degli Studi di Sassari.
A casa Floris è stata esposta anche l’arnia didattica dell’azienda apicola di Susanna Erriu di Olzai, con Giuseppe Saccu che spiegava ai bambini e adulti la vita e le attività dei laboriosi insetti. In un altro angolo del cortile, i soci dell’associazione Biosardinia di Nuoro distribuivano dei materiali divulgativi sul mercatino dei contadini biologici e del fare sostenibile. C’era anche la bacheca della biodiversità con antiche sementi della Sardegna, esposta dall’agriturismo Camisadu di Oliena di Graziella Fele e Costantino Puggioni.
Conclusa la tavola rotonda, nel giardino di “Biriai” con panorama mozzafiato verso il monte Gulàna e le vallate di Sedilo e Sorradile, gli organizzatori hanno allestito un banchetto all’aperto, con cibi locali veramente prelibati. Insieme al pane caldo preparato dalle sorelle Siotto e da Pino Ponti, ai salumi, la ricotta fresca, su “cazzau” (“frue”) e formaggi pecorini a caglio vegetale offerti dall’azienda Erkìles, c’era anche lo yogurt di latte di pecora preparato artigianalmente da Giovanni Agostino Curreli. Poi crostate, frittelline e frittate offerte dall’associazione Luzanas e altre pietanze e bevande dell’associazione Massaios di Nuoro. Non mancava neanche il miele raffinato dell’azienda Erriu e il dolce fatto in casa con le torte di ricotta fresca del caseificio Erkìles, preparate da Maria Teresa Vilia dell’associazione Kérylos e il buon vino locale Cannonau di Vincenzo Soro. Tutti hanno apprezzato, e non è avanzata nessuna pietanza.
Dopo il rinfresco, sono iniziati i laboratori con i bambini impegnati ad impastare la farina, sotto lo sguardo quasi incredulo dei genitori e soprattutto del gran panettiere Pino Ponti, mentre la studiosa Manuela Sanna rispondeva alle domande del pubblico sulle peculiarità, metodi di lavorazione e conservazione delle paste acide in Sardegna (vedi foto).
Nel tardo pomeriggio, la manifestazione si è conclusa con la distribuzione di più di cento barattoli di pasta madre, con l’elegante etichetta in ricordo della manifestazione di Olzai.
Con il Pasta Madre Day 2014, è arrivata l’estate in Barbagia. Una festa ben riuscita, autofinanziata da generosi organizzatori e gratuita per i partecipanti, senza contorni folcloristici, sprechi di cibo e di denaro. Sicuramente, una giornata indimenticabile per tutti. Una splendida occasione per promuovere un’alimentazione sana e di qualità e una bella vetrina per il paese di Olzai.