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Domani tavolo regionale sul prezzo del latte. Coldiretti: "latte sopra un euro e Piano per regolare l’offerta del Pecorino Romano"

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Coldiretti Sardegna non arretra: “il prezzo del latte quest’anno deve essere superiore all’euro al litro e dobbiamo far decollare subito il piano di regolazione dell’offerta del Pecorino Romano sull’esempio vincente della Francia con il Roquefort".

Sono i temi che porterà domani nel tavolo convocato dall’assessore all’Agricoltura Elisabetta Falchi.

“Alla Giunta non chiederemo soldi ma di fare da garante nel tavolo interprofessionale in cui dobbiamo costruire un progetto di filiera per dare maggiore sicurezza a tutto il comparto oggi in balia degli umori del mercato” dicono il presidente Battista Cualbu e il direttore Luca Saba.

Ovviamente il Piano proposto da Coldiretti “è collegato al prezzo della materia prima: una volta fissati i quantitativi di latte da destinare alla produzione del Romano  si deve anche stabilire una congrua remunerazione del latte, che secondo i dati di quest’anno deve partire da 1,10 euro”.

“Ci basiamo su dati scientifici – spiega la proposta Luca Saba -. L’andamento del mercato (maggiori richieste di pecorino e quotazioni del Romano a 8,35) parlano chiaro. Bisogna adeguare il prezzo del latte all’andamento del mercato, non si può continuare a citare il mercato a fasi alterne e solo quando conviene”.

"I nostri sono calcoli sempre per difetto. Per il 2014 i pastori vantano già un credito verso gli industriali di 50 milioni di euro perché il Perorino Romano dell’annata scorsa è stato immesso nel mercato proprio ora al costo di 8,35 euro al kg (le maggiori produzioni sono a marzo e aprile ed è un formaggio che si vende a oltre 5 mesi di stagionatura), mentre il latte è stato pagato a 85 centesimi. Quindi si sono tenuti 23 centesimi a litro dei 250milioni prodotti nella stagione scorsa (considerando il trend del formaggio e latte dal 2011 al 2014). Senza sommare gli introiti dovuti alla ricotta che incide in 13 centesimi al litro di latte".

Per questo il presidente Battista Cualbu rinnova l’appello ai colleghi pastori: “Abbiamo resistito negli anni della grave crisi con il latte a 63 centesimi, non possiamo cedere adesso a chi ci propone un prezzo sotto l’euro con la scusa di qualche migliaio di euro di caparre. Ci faranno pure comodo ma le pagheremo con interessi altissimi”. 

 

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