Compriamo nella bottega sotto casa! E’ lo sforzo che dovremmo fare tutti, in nome della sopravvivenza dei nostri piccoli centri e per utilizzare nel concreto un metodo scaccia-crisi.
A fare l’appello i due Presidenti dei Centri Commerciali Naturali di Orani, Giuseppe Mura, e Ollolai, Matteo Ladu.
“Quando ero piccolo, il periodo di Natale era veramente magico: ricordo che andavamo da Piras, in via Roma, e compravamo tutto il necessario per il cenone – commenta Giuseppe Mura (sarto a Orani) - e poi via a domo' e Toniedda Zichi, a scegliere i regali per tutti i miei cugini, e ovviamente per me e i miei fratelli.
Il giro continuava verso il negozio di tziu Maureddu; lì ci vestivamo da testa a piedi... anzi no, da testa alle caviglie, perché a pochi passi poi, c'era Pasqualina Loddo, da cui prendevamo le scarpe per il fatidico giorno”.
Una realtà non lontana nel tempo, che dava lavoro e creava un certo virtuosismo economico all’interno della comunità stessa.
La moria delle piccole botteghe, legata alla nascita esponenziale di Centri Commerciali, ha prodotto un successivo impoverimento nell’offerta di servizi nei piccoli centri.
“E’ molto difficile – continua Matteo Ladu (nella foto a destra) – essere concorrenti rispetto alla grande offerta e alla pubblicità dei grandi supermercati e centri commerciali. Alla fine crediamo che spostandoci a Nuoro sia più conveniente trovare abbigliamento o alimentari. Ecco io credo che magari facendo così qualcosa la risparmiamo, ma se ci pensiamo bene, stiamo spendendo il doppio, perché stiamo perdendo quel tessuto economico-sociale che ci permette di rimanere nei nostri piccoli paesi”.
“Per questo – gli fa eco Giuseppe Mura – per le festività natalizie investiamo nelle nostre attività, lasciamo i nostri soldi in paese. E’ un investimento per i nostri figli e per la comunità tutta”.