Dopo i giorni del dolore e del lutto, è il momento della conta dei danni causati dall’alluvione che lunedì 18 novembre si è abbattuta con disastrosa violenza sulle nostre comunità e le nostre aziende. Nei giorni scorsi Confindustria ha avviato una ricognizione sulle imprese più gravemente colpite: tra queste ci sono il Premiato Panificio Bulloni di Bitti, (azienda d’eccellenza del settore agroalimentare, produttrice di pane carasau con una quota d’export attorno al 50%), la Tre C Prefabbricati (azienda attiva dal 1980 che produce prefabbricati a uso industriale, commerciale e agricolo) e la S.I.M.G. di Orosei (azienda all’avanguardia del settore lapideo attiva sui mercati europei ed extraeuropei). Le aziende – che impiegano complessivamente 90 dipendenti – sono al momento ferme.
«Per farle ripartire occorrono alcune centinaia di migliaia di euro per azienda ed è necessario sospendere gli adempimenti di carattere fiscale e contributivo, anche a livello locale», ha detto il presidente Roberto Bornioli intervenuto stamattina all’incontro convocato dalla Regione a Tramatza con i sindaci, le associazioni e le imprese dei comuni colpiti. «Si tratta di interventi di non enorme entità ma che devono però essere immediati. È fondamentale che le aziende riprendano la produzione nel giro di poche settimane. Nei giorni scorsi insieme ad altri dirigenti ho visitato le aziende colpite. I danni sono ingenti. Magazzini, uffici e locali sono stati investiti dal fango; le cabine elettriche sono fuori uso; i macchinari sono in panne e devono essere sostituiti; le apparecchiature informatiche sono compromesse e gli impianti elettrici sono da rifare. Alcune aziende hanno riportato danni alle struttura stessa dei capannoni. La furia dell’acqua non ha risparmiato niente». «Preoccupante è poi lo stato delle infrastrutture – ha aggiunto Bornioli –. E la situazione di isolamento in cui si trovano ancora alcuni paesi del Nuorese. Bisogna intervenire in via d’urgenza per ripristinare strade e ponti, precondizione indispensabile per tornare alla normalità : la nostra provincia ha pagato un prezzo altissimo riportando danni per 71 milioni di euro sui 95 milioni di danni stimati a livello regionale. Per questo sollecito le istituzioni ad agire subito. Certo, è fondamentale non perdersi d’animo e mettere in campo tutte le forze e l’impegno di cui siamo capaci. L’evento disastroso ha duramente travolto un tessuto economico e un sistema infrastrutturale già fragilissimi, su cui occorre ora intervenire per evitare il collasso».
L’Associazione, insieme a tutto il sistema regionale di Confindustria e Cgil, Cisl e Uil, ha attivato una raccolta fondi a favore delle imprese e delle comunità colpite dall’alluvione di lunedì scorso. I contributi saranno finalizzati a interventi a sostegno dei cittadini e delle aziende, per opere di risanamento e bonifica necessarie per rendere agibili le case e far ripartire l’attività . Chi volesse aderire all’iniziativa può versare il proprio contributo sul conto corrente bancario n. 000000101082 attivato presso la BNL (filiale di Cagliari, Largo Carlo Felice 11). La causale da indicare è la seguente: CONFINDUSTRIA, CGIL, CISL, UIL SARDEGNA - EMERGENZA ALLUVIONE. Il codice IBAN è il seguente: IT 53 G 01005 04800 000000101082.