Quanto sta succedendo con i fondi per risarcimenti alle imprese danneggiate dall’alluvione del 18 novembre è un’ennesima ingiustizia ai danni della Sardegna, e in particolare della Sardegna centrale. È passato quasi un anno dall’evento calamitoso e le imprese e le famiglie non hanno visto ancora un euro delle risorse promesse dal Governo. Per questo l’Associazione si unisce alla forte denuncia dell’onorevole Roberto Capelli che stamattina sulla stampa ha richiamato l’attenzione sull’ennesima beffa ai danni del centro Sardegna. Ancora una volta si fanno “due pesi e due misure” e la Sardegna resta fuori dalle priorità dello Stato centrale. Ciò è inaccettabile: mentre altre regioni ottengono le risorse promesse, i fondi per i risarcimenti alle imprese e alle famiglie sarde restano bloccati per mesi. Lo schiaffo al nostro territorio è evidente: lo stop della Commissione Bilancio al provvedimento, che dovrebbe assegnare gli indennizzi per l’alluvione 2103, arriva dopo numerose precedenti retromarce da parte di Camera e Senato. Tale provvedimento era stato già peraltro precedentemente stralciato dal Dl Competitività in cui sono state invece inserite le risorse per le alluvioni in Liguria ed Emilia Romagna.
In particolare nel centro Sardegna, l’alluvione del 18 novembre ha devastato un tessuto produttivo e un sistema infrastrutturale già debolissimi: le nostre imprese stanno attraversando una crisi senza precedenti e per molte di loro l’alluvione non ha fatto altro che peggiorare una situazione già difficile. La provincia di Nuoro è poi quella che ha subito i maggiori danni alla rete viaria. Strade e ponti sono andati distrutti e alcuni paesi sono rimasti isolati per mesi. Tantissime aziende sono state devastate dalla furia dell’acqua, riportando danni ingenti ai macchinari e agli stabilimenti, com’è nel caso di tre importanti aziende nel Nuorese quali la Tre C Prefabbricati e la S.I.M.G. Marmi di Orosei e il panificio Bulloni a Bitti. A fronte dell’importante solidarietà arrivata dei privati, nessun aiuto – nonostante le tante promesse – è invece ancora arrivato dallo Stato. Le aziende colpite – grazie al coraggio e alla determinazione di imprenditori tenaci – a poco a poco con fatica vanno avanti ma certamente hanno bisogno degli indennizzi promessi dallo Stato. Perché se qualcosa si sta muovendo sul fronte delle infrastrutture viarie (alcuni collegamenti sono stati in questi mesi ripristinati), niente è stato fatto dal punto di vista dei risarcimenti alle imprese e alle famiglie.