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NUORO. L'Autogol di tre ex amministratori del Comune di Nuoro

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Possiamo definirlo come un autogoal quello dei tre consiglieri del PD, Bianchi Moro e Sulas,  che nei giorni scorsi, attraverso l’elenco di una lunga serie di inadempienze a loro stessi ascrivibili, presentano un’istanza formale all’Assessorato Reg.le agli Enti Locali e all’assessore Cristiano Erriu, affinché proceda con lo scioglimento del Consiglio Comunale  della città di Nuoro e la nomina di un Commissario ad Acta.
Risulta assai grottesco che i tre consiglieri di minoranza facciano riferimento al mancato rispetto dei termini di legge,  scaduti, guarda caso, proprio durante la precedente amministrazione.
Facciamo un po’ di ordine e andiamo a vedere quali sono state le inadempienze di chi ci ha preceduto:
il mancato rispetto del termine di messa a conoscenza del programma triennale e annuale delle opere pubbliche per il 2015-2016-2017, che la legge fissava al 15 ottobre del 2014; la mancata contestualità dell’approvazione del bilancio consuntivo 2014,  che scadeva il 30 aprile 2015, con il riaccertamento straordinario dei residui, che scadeva il 15 giugno 2015; la mancata messa a disposizione dei Consiglieri del documento di bilancio e degli allegati, altra negligenza a loro stessi imputabile, non avendo i tre consiglieri mai chiesto di acquisire tali documenti depositati nei termini di legge presso la segreteria dell’Ente.
Con un quadro di questo tipo la loro richiesta è paradossale ed è la prova che a quattro mesi dalla sconfitta elettorale gli stessi ex amministratori non solo non hanno accettato le conseguenze di un verdetto democratico,  ma pensano di poter rinnegare la volontà dei cittadini con atteggiamenti che di politico hanno poco e che cercano di mascherare sotto forma di approfondite conoscenze di carattere amministrativo le loro negligenze.
Di certo però c’è che, oltre la finta unità conseguita dentro il Pd nuorese, alcuni  di loro cercano di riappropriarsi di un ruolo dentro al partito tentando addirittura di mettere a rischio la legittimità di un’amministrazione che nasce con il 70% dei voti della cittadinanza.
Conosciamo fin troppo bene la cultura e la tradizione delle due componenti storiche del Pd, per poter immaginare che questa decisione sia dovuta ad una valutata scelta politica interna.
Ciò che è importante è che i cittadini nuoresi avranno un ulteriore conforto sul fatto di aver scelto la coalizione giusta, una squadra di amministratori che pone in prima linea l’esigenza della comunità, che in questo momento non può essere il Commissariamento dell’Amministrazione, rispetto alle esigenze di quei partiti che in questi anni sono stati capaci di sacrificare il futuro della città in nome di interessi personali o di bottega.

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