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CORTE (CORSICA). Firmato stamane l'avvio di un progetto con i Municipi di Bitti e Ollolai

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Il Comune di Corte, centro pulsante della Corsica che ha una forte identità agropastorale, assieme ai comuni di Bitti e Ollolai oggi, nella Università di Corte, ha dato avvio, a un progetto denominato Isole del Pastoralismo, con lo scopo di valorizzare il grande patrimonio rurale delle tre realtà e più in generale delle due isole del Mediterraneo. Patrimonio fatto prima di tutto di prodotti di grande qualità che sarebbe quindi favorito e creerebbe occasioni economiche importanti grazie alla costituzione di una rete tra i produttori sardi e corsi assieme a operatori commerciali, del turismo, con la collaborazione degli enti regionali e locali. Un accordo corso sardo insomma, con la consapevolezza di sfruttare a pieno la centralità del bacino Mediterraneo, e la specificità insulare, non più limite ma vantaggio per il fatto di aver garantito la conservazione di un patrimonio unico. Inoltre "in progetto c'è anche la realizzazione di un marchio territoriale che - si legge nel testo dell'accordo - sullo slancio della certificazione Unesco per il Canto a Tenore, capolavoro dell’Umanità, contraddistingua l’unicità della cultura pastorale sarda e corsa, preservandola dalle contraffazioni grazie anche al censimento delle attività presenti e alla costruzione di una lista delle produzioni tipiche. Avvalendosi in questo delle ultime tecnologie della precision-farm. Un progetto attento anche alla formazione delle giovani generazioni con la previsione di corsi di formazione e informazione e scambi culturali tra le diverse comunità". Ma non solo: Sardegna e Corsica diverranno la sede della prima scuola del Pastoralismo. Per ora sono tre i Comuni che firmano per l'avvio del progetto ma "il Piano di gestione Integrato - spiegano nel documento - costituisce un modello replicabile in tutti i comuni che hanno la medesima identità territoriale". Ancora più importanti saranno la formazione in campo di marketing e comunicazione, riservate a coloro che avranno il compito di costruire una rete promozionale che varchi i confini delle due isole e nazionali. Una squadra insomma che sulla base di un accordo tra comunità si occupi degli aspetti turistici, culturali e commerciali con l’obiettivo di essere il traino per la creazione di nuova economia. Con sullo sfondo il grande patrimonio storico e culturale e delle tradizioni, oltre a quello ambientale, le tre realtà contano così di creare la base per un'alleanza duratura e fruttuosa.
 

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