OLZAI. «Isprones de ghiddostro», è il titolo di una raccolta di poesie di Nino Soro pubblicate dall'associazione Logosardigna di Sassari.
Il libro, fresco di stampa, raccoglie 270 componimenti in lingua sarda e italiana del poeta olzaese, con una prefazione curata da Bartolomeo (Bèrtulu) Porcheddu, direttore della rivista Logosardigna (www.logosardigna.it).
Nella copertina, spicca una raffinata incisione di Enrico Piras con l'immagine di un millenario olivastro dell'agro di Olzai: "S'Ozastru de Malusonnu", titolo dell'omonimo sonetto di Nino Soro e che ricorda la storia del monumentale arbusto ridotto in polvere da un incendio.
Giovannino (noto Nino) Soro-Marceddu è nato 73 anni fa a Olzai nel rione di "Drovvennoro". Dopo aver frequentato le scuole elementari e lavorato sin da bambino in campagna, è emigrato a malincuore dal suo paese nativo per arruolarsi nella Guardia di finanza. Nel 1976, dopo aver conseguito il diploma di ragioniere, si era iscritto alla Facoltà di giurisprudenza. Congedato dalla Guardia di Finanza nel 1983, ha continuato a lavorare nel settore commerciale e turistico. Nel 1993 ha conseguito la laurea in Giurisprudenza nell'Università degli Studi di Sassari.
Persona di buone letture e accanito studioso di lingua e storia sarda, Nino Soro ha sempre coltivato la passione per la scrittura e principalmente per la poesia. In rima, ha celebrato personaggi famosi e ricordato avvenimenti della storia italiana e della Sardegna: «Apo sèmpere iscritu, de totu, ca s'iscritura mi ponet alas, faghènde bìdere logos chi, a pede, non dia à ere mai pòtziu connòschere», ha dichiarato l'autore in questo suo primo libro.
Sempre in perfetta rima, Nino Soro affronta diverse tematiche, sia in sardo che in italiano. Ma una parte consistente della sua produzione poetica è dedicata al suo paese di nascita e alla quotidianità della vita paesana. Infatti, i ricordi di molte persone e dei caratteristici luoghi di Olzai, hanno sempre accompagnato la vita e il cuore del poeta Nino Soro, ispirando la sua inesauribile fantasia letteraria.
A parte "Elogio a Olzai" e "Voglia di Olzai" (in italiano) insieme a "Note de veranu a Olzai", "Unu 'orfu de ocru supra Ortzai" e "Ortzai" (in sardo), nel libro «Isprones de ghiddostro» troviamo diversi componimenti dedicati a personaggi dell'interminabile storia del paese di Olzai, come il medico-bibliografo Pietro Meloni Satta, il pittore Carmelo Floris, la scrittrice Grazia Dore, il politico Giovanni Battista Columbu e l'indimenticabile suor Maria Bonelli.
Fra i personaggi caratteristici del paese, invece, troviamo il sonetto riservato al banditore pubblico "Tziu Vaju", un altro dedicato al vicino di casa "Ziu Maureddu" e i ricordi di "Chichina Carai" e "Antoni Nioi".
Le suggestive atmosfere paesane sono ben evocate nelle poesie "Arziande e ghetande in s'Issala", "Nigorio", "Mùsica de carrera" e "Bisine, riu minore". Per quanto riguarda le tradizioni e usanze locali, segnaliamo la poesia "Terra rùvia" e, fra i simboli antichi e leggende del paese, il sonetto "Babbu de Ogotzi".
Dei ricordi della sua infanzia e della sua famiglia di origine, oltre a "Sa domo in uve so nà schidu", "Domo mia" e "Pitzinnia", l'autore ha pubblicato anche un sonetto dedicato al giorno della sua nascita (4 de trìvulas barantatres"), e due commoventi poesie in memoria dei suoi genitori ("Ammentu de babbu meu" e "A mamma mia"). Ancor più toccante, il sonetto scritto dopo l'improvvisa morte del fratello Pietro ("Po sa morte de frade meu, Pietro"), stimato medico chirurgo olzaese e docente universitario prematuramente scomparso a Sassari nel 2007.
Il libro di Nino Soro «Isprones de ghiddostro», che troverà sicuro gradimento tra gli appassionati di poesia, di lingua sarda e di storia locale, sarà presentato prossimamente al pubblico. A Olzai, la pubblicazione si può acquistare nel Market Taloro.