La Base da oltre tre mesi proponeva di mettere in piedi una misura pubblica per ritirare dal mercato quella parte di pecorino prodotto in eccesso nella stagione 2015/2016, con un bando a favore degli indigenti a cui destinare il prodotto, al fine di consentire una risalita del prezzo ai pastori.
Questa iniziativa, seppure con qualche mese di ritardo, è diventata legge grazie al Consigliere regionale della Base Gaetano Ledda che prima ha chiesto (visto il dramma che stanno vivendo i pastori con il latte pagato a 60 centesimi, sotto i costi di produzione) un canale privilegiato per la proposta in conferenza dei capigruppo, e dopo, stante l’impossibilità di arrivare all’approvazione in via d’urgenza, ha proseguito presentando emendamenti specifici alla legge di stabilità .
E porta sempre la firma di Gaetano Ledda l’emendamento che ha vincolato l’intervento di quattordici milioni per acquistare pecorino, (ottenuto già nel testo della legge di stabilità approvato dalla Commissione Bilancio), alla proporzionale ricaduta a favore dei pastori, con un prezzo del latte equo, rispettando in questo modo gli scopi originari dell’iniziativa proposta dalla Base: salvare i pastori dal disastro, e non tanto aiutare i soliti furbi che magari hanno comprato a basso costo il formaggio dalle cooperative in difficoltà .
Il testo dell’emendamento è generale ed astratto ma vincola tutti gli interventi pubblici a favore del settore lattiero-caseario, anche in campo sociale, come nel caso dell’acquisto di formaggio a favore degli indigenti, all’obbligo preventivo della contrattazione collettiva tra pastori e trasformatori caseari. Grazie a questo meccanismo la misura sociale non potrà attuarsi se le associazioni agricole non firmeranno il contratto collettivo. Insomma si è dato in mano al soggetto più debole una pistola carica. L’emendamento è già utile per avere ricadute immediate nella stagione di conferimento in corso.
L’obbligo di stipula dei contratti collettivi che garantiscano tutta la filiera, è una misura del cosiddetto pacchetto latte: si tratta di interventi posti in essere dall’Unione Europea per garantire i soggetti deboli nella contrattazione.
E’ un provvedimento storico per la nostra comunità : da adesso in poi non ci potranno essere più interventi pubblici che non abbiano ricadute anche nei confronti dei pastori.