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La Base per Nuoro interviene sulle dichiarazioni dell'assessore al bilancio Raffaelina Denti

Temi della questione: l'emergenza abitativa e l'affidamento delle sedi ai gruppi folk

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La responsabilità dell’azione politica e amministrativa è quella di trovare soluzioni, non di creare tensioni e dividere la cittadinanza. Questo è il faro che ha sempre guidato il nostro movimento. Siamo dunque seriamente preoccupati per le ricadute delle dichiarazioni dell’assessore al Bilancio e patrimonio Raffaelina Denti pubblicate dalla stampa e desideriamo chiarire, con il presente documento, alcuni punti relativi a due questioni che a parer nostro non possono essere confuse, quella dell’emergenza abitativa e dell’affidamento delle sedi ai gruppi folkloristici. La volontà di questa maggioranza nell’affrontare il problema casa è dimostrata dalla delibera di Giunta comunale n°2 del 12/01/2017. Il nostro impegno nei confronti delle famiglie nuoresi in difficoltà non è quindi in discussione, ma a maggior ragione respingiamo con forza la confusione che è stata fatta, augurandoci che sia involontariamente basata su una insufficiente conoscenza del mondo del folklore e del contributo che le associazioni danno alla città, in qualità di veri e propri presidi culturali ma anche sociali.
Non è possibile pensare di ridurre il rapporto fra l’amministrazione comunale e i gruppi folk a meri termini economici, perché il valore aggiunto che tali sodalizi offrono alla città non è quantificabile, basti pensare all’impegno, al sacrificio, alla dedizione con cui le centinaia di componenti lavorano tutto l’anno per portare il buon nome della città in giro per la Sardegna e per il mondo, per conservare e tramandare il patrimonio di tradizioni popolari che rappresentano una delle caratteristiche peculiari della nostra città, per supportare gratuitamente l’amministrazione ogni qualvolta sia necessario, a partire dalle manifestazioni più importanti come il Redentore e Mastros; basti pensare al forte ruolo sociale che tali gruppi ricoprono nei confronti delle nuove generazioni, offrendo loro un luogo di ritrovo, una scuola di vita e disciplina, una formazione specifica. Questo non significa che tale rapporto non debba essere disciplinato e reso quanto più trasparente ed equo possibile, ed è proprio ciò a cui si sta lavorando da oltre un anno, con il censimento delle strutture adeguate ad essere assegnate (che hanno caratteristiche ben diverse da quelle a fini abitativi) e la predisposizione di un bando attraverso il quale ciascuna associazione possa avere, tramite graduatoria, la propria
sede con regolare contratto.

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