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Nel testo di riforma degli enti locali passano le proposte per la zone montane

Gli emendamenti alla proposta di legge sono stati presentati dalla Base Sardegna con Gaetano Ledda

redazione
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Le proposte della Base al disegno di legge sulla riforma degli enti locali, relative alle misure per i Comuni montani e rurali, sono parte integrante del testo condiviso dalla giunta regionale e dalla maggioranza che governa la Regione.

Attraverso la legge sugli enti locali la Regione riconosce l'importanza strategica per la valenza identitaria, culturale, ambientale ed economica delle comunità insediate nei Comuni montani. Si impegna a promuove ogni azione necessaria per favorire l'insediamento di persone ed imprese nei Comuni montani e riconosce le funzioni e le risorse necessarie a promuovere l’autonomia amministrativa, regolamentare e finanziaria dei Comuni montani

Partendo da questi principi è riconosciuta per legge che le piccole unioni di comuni montani esistenti potranno continuare a vivere in autonomia. Si tratta di una misura necessaria per evitare di disperdere il lavoro portato avanti negli anni scorso. Il limite demografico dei diecimila abitanti non si applica, infatti, alle Unioni esistenti.

E' parte del testo condiviso con l'Assessorato agli enti locali e con la maggioranza la sperimentazione dei cosiddetti territori a burocrazia zero. Nasceranno così i Comuni montani a burocrazia zero. I territori dei Comuni montani saranno individuati, ai sensi dell'articolo 37, D.L. 21 giugno 2013, n. 69, convertito con modificazioni dalla legge 9 agosto 2013, n. 98, come “zone a burocrazia zero”. La Giunta regionale entro 90 giorni dall'approvazione della legge emanerà direttive attuative che definiscano le modalità con le quali le “zone a burocrazia zero” si esplicano.

Per i territori dei Comuni montani una occasione importante per azzerare la burocrazia a favore delle proprie imprese. L'unico limite è riferito ai procedimenti in materia tributaria e ordine pubblico. Per il resto il campo sarà libero per amministrazioni comunali che vogliano creare la prima zona franca burocratica d'Italia.

"Le misure accolte sono un parte di quelle previste nella legge sulla montagna che il nostro gruppo consiliare ha depositato in Consiglio - afferma Efisio Arbau, presidente della Base Sardegna - e che si spera possa presto giungere in discussione ed approvazione".

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