L'assessore regionale all'Agricoltura ha annullato, il 21 dicembre, l'avviso pubblico del 7 ottobre scorso per l'acquisizione di manifestazioni d’interesse per la nomina del Direttore generale dell'Agenzia Agris.
“Finalmente si è ravveduta, anche se in forte ritardo e dopo i gravi danni causati all'Agenzia in chiusura di esercizio” commenta il consigliere regionale de La Base Gaetano Ledda che circa un mese fa, il 18 novembre, aveva presentato un'interrogazione, insieme ad altri sette consiglieri di maggioranza, all'assessore all'Agricoltura e al presidente Pigliaru, rimasta senza risposta, in cui sottolineava l'illegittimità e la contraddittorietà del bando: “un avviso – scrissero - modificato rispetto a quelli utilizzati per le altre due agenzie agricole Argea e Laore e per la stessa Agris nel 2014 e che non si attiene alle direttive delle leggi che ne disciplinano la selezione”.
“In questo modo – paventava allora Ledda - rischiamo di avere a capo di Agris, che amministra e gestisce svariate decine di milioni di euro e circa 500 persone, un Direttore generale che non è dirigente e non ha mai amministrato neanche un centesimo o diretto un solo dipendente, oltre ad espone la Regione a ricorsi e contenziosi”.
In coerenza con questa linea successivamente il consigliere regionale di Bono, ha votato la sfiducia alla titolare di via Pessagno “non per le motivazioni addotte dal centrodestra ma per l'inadeguatezza al ruolo dimostrata dall'Assessore in questo anno e mezzo, oltre che in questo caso in cui ha praticamente bloccato e paralizzato un ente attivo come Agris per mere questioni di lottizzazione”.
“Una brutta figura senza precedenti – sottolinea ancora Ledda - che se accompagnata da un briciolo di dignità l'avrebbe condotta alle dimissioni, anziché continuare a nascondersi e addurre scuse ridicole”.
Nel decreto di annullamento (che di fatto certifica l'errore) l'assessore secondo La Base, con la sua solita flemma dimostra di non conoscere l'umiltà e il buon senso ed anziché ammettere il gravissimo abbaglio, sorvola sulle vere motivazioni e si copre di ridicolo con scuse allucinanti come l'esigenza di “dover meglio definire le fattispecie di incarichi dal cui svolgimento deriva l’idoneità alla nomina di Direttore generale” e di “dover dare ulteriori indicazioni per una maggiore diffusione e pubblicità” all'avviso”.
“La determina del Direttore generale dell'assessorato Sebastiano Piredda – aggiunge il presidente regionale de La Base Efisio Arbau – smaschera l'assessore quando scrive che 'la determinazione del 7 ottobre è stata emanata sulla base delle direttive impartite dall’Assessore dell’Agricoltura'. Ci preoccupa – continua Arbau - la superficialità e la sufficienza con cui si affrontano argomenti importanti ed il fatto che gli equilibri politici siano anteposti al bene comune”.
“Chiediamo – concludono Gaetano Ledda ed Efisio Arbau rivolti al presidente della Giunta Pigliaru – che si ponga fine immediatamente a questa farsa e si lasci lavorare autonomamente un'Agenzia importante per il settore agricolo sardo”.