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Via libera ai risarcimenti per la lingua blu

Il Governo non ha impugnato la legge sugli indennizzi

a cura della redazione
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Buone notizie per i pastori. Il governo non ha impugnato la legge sulla lingua blu. Lo si legge nel comunicato diramato ieri sera dal consiglio dei ministri, in cui si scrive: “si è deliberata la non impugnativa per legge Regione Sardegna n. 10 del 29/05/2014: “Interventi a favore degli allevatori per fronteggiare la febbre catarrale degli ovini (blue tongue) e finanziamento dei consorzi di difesa”.

Il governo Renzi dunque non segue le indicazioni della Ragioneria dello Stato che nei giorni scorsi aveva cassato per un cavillo burocratico la legge regionale che stanzia 28 milioni di euro per risarcire i pastori dai danni causati lo scorso anno dalla lingua blu.

“Alle Cugurre non ne gira bene una – è il commento sarcastico di Efisio Arbau, primo firmatario della legge - Devono mettersi l’anima in pace, i pastori riceveranno quanto dovuto”.

“Non avevamo mai avuto dubbi in tal senso – continua il consigliere regionale di Ollolai -. Come detto fin dall’inizio si trattava solamente di un cavillo burocratico sollevato dai burocrati e dai nemici sardi dei pastori ma che non aveva alcun fondamento”.

“Questa è la conferma – conclude Arbau - che la strada da noi indicata è quella giusta”.

Dopo lo sblocco del patto di stabilità e il via libera del Governo adesso non ci dovrebbero essere più intoppi. Come confermato dall’assessore regionale al Bilancio Raffaele Paci “è tra le priorità della Giunta”. Dunque non dovrebbero essere lunghi i tempi perché la Regione giri ai Comuni i 28 milioni di euro necessari per risarcire il mancato rendimento dovuto alle pecore morte e il 20 per cento del gregge dei pastori colpiti dal morbo lo scorso anno.
 

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