Il pomeriggio di fine anno in ogni Parrocchia si celebra la funzione del “Te Deum”: questo è un antico inno di ringraziamento che esprime al Signore innanzitutto il “Grazie!” riconoscente per i benefici dell’anno che sta concludendosi.
E di rendimento di grazie ne abbiamo tutti il dovere: la salute, la famiglia, il lavoro, la realizzazione di qualche sogno, la protezione di qualsiasi genere nei momenti particolarmente impegnativi.
Quanta riconoscenza, dunque, al buon Dio.
A tutto ciò dobbiamo aggiungere il dono della Fede, che illumina la vita, riscalda e rinsalda i buoni propositi, apre alla speranza sicura che Dio è per noi Padre e con noi compagno immancabile di viaggio. Una fede che in quell’inno ci fa dire: “Dègnati Signore, nell’anno nuovo, di custodirci senza peccato; sia sempre con noi la tua misericordia, perché in te abbiamo sperato. Tu sei la nostra speranza, non saremo confusi in eterno”.
Insieme al “Grazie!”, in quella funzione di fine anno, vi è pure l’implorazione del perdono per le manchevolezze che ci hanno accompagnato durante l’anno.. E’ un atto di sincerità, questo, che maggiormente dovrebbe spingerci alla necessità di riconoscere il bisogno estremo che tutti abbiamo di corrispondere all’amore infinito del Signore nei nostri confronti.
E ci inoltriamo nel 2013, che il Papa ha proposto come anno della Fede, desiderosi di maggiormente approfondirla per meglio conoscerla e viverla nel nostro considerarci cristiani. Durante la prossima Quaresima questo sarà l’argomento principale che ci impegnerà e ci condurrà nel cammino verso la Pasqua.
L’augurio sincero e cordiale per un nuovo anno vissuto nella serenità delle famiglie, nella pace tra noi e nella grazia del Signore.
don Filippo Fancello
RIPENSANDO AL 2012
Dal primo giorno del nuovo anno talvolta si arzigogola sui restanti giorni che ci aspettano. Se così fosse i 12 mesi che abbiamo davanti dovrebbero essere caratterizzati da un clima amabile, magari più tendente al secco. Così appariva il 1° gennaio. A pensarci bene non è che la temperatura si sia molto diversificata nei mesi seguenti. A parte la immancabile neve fino fine gennaio e per buona parte di febbraio, i restanti giorni ci hanno accompagnato per una lunga estate (prolungatasi fino alle porte di novembre); unica assente ingiustificata: la pioggia! Pure le nostre antiche fontanelle rionali ne hanno risentito, manifestando il loro malumore col diminuire il flusso dell’acqua.
E’ in pieno stato comatoso, quasi in via di tramonto, l’usanza plurisecolare di attendere, nel piccolo, il primo dell’anno alle attività manuali che di solito accompagneranno la vita domestica nei restanti mesi; si spazzava, si metteva qualche punto d’ago, si dava inizio a s’iscrarionzu; e, non ultimo, ci si recava in chiesa; ed altro ancora. Oggi neppure si ricordano queste belle usanze.
Senza accorgercene, in cronaca siamo già arrivati a metà gennaio con sant’Antonio che da il via alle feste 2012. L' organizzazione del fuoco e contorni è affidata a Tore Bussu Battacone e Maria Frau, coadiuvati da amici e congiunti nel predisporre tronchi in abbondanza, ben assortiti ed assestati con eleganza in perfetto stile nuragico. Semplice e amichevole il rinfresco e la cena che Tore e Maria hanno offerto al paese intervenuto numeroso alla sagra; a loro e famiglia rinnoviamo il grazie e l’augurio di ogni bene. Come semplici e partecipate sono state le funzioni religiose per il nostro Santo… Concludendo su questa festa, notiamo che per almeno altri 10 anni vi sono altri gruppi o persone già prenotate come priori di sant’Antonio di gennaio.
Siamo rimasti in ansia fino alla vigilia, con un interrogativo: pure quest’anno senza Prioresse? Eppure nella aria frizzante della neve si respirava qualcosa di nuovo. Sono state brave e intelligenti le Prioresse nuove nel tener segreto (pure col Parroco) il loro proposito di impegnarsi in quel servizio. Piera Ladu, Maria Casula, Maddalena Columbu, Elena Lostia, Anna Assunta Podda (con la sua sottoprioressa Mariuccia Carta) non so come, ma sono riuscite a conservare il silenzio nel voler prendere il servizio rispettivamente (come nell’elenco ricordato): la Maggiore, San Michele, l’Addolorata, Madonna di Gonare ed il Carmelo. Hanno atteso con fervore e impegno costante ai doveri; anzi manifestando unità di intenti nel collaborare per ogni singola festa; per di più (e non vi sembri una rarità da strabuzzare occhi) coinvolgendo pure i familiari tutti ad ogni piè sospinto. Il grazie affettuoso, con l’augurio di ogni bene, va a tutte loro rivolto.
Agitazione e movimento contro la crisi imperante anche a Ollolai. I soliti, immancabili pastori si uniscono agli artigiani e commercianti, occupano simbolicamente il Comune, per trasferirsi a metà febbraio, insieme agli altri centri provinciali a Nuoro, sfidando pure la neve che in quei giorni era in visita per la montagna. Slogan della manifestazione di protesta: Basta piangerci addosso!
Laureati quest’anno: Iniziamo con Tonino Columbu (di Zizzu e Maria Daga), da un anno laureato in dottorato nella facoltà di Ingegneria Agraria di Sassari. Proseguiamo con Giovanni Frau (di Badore e Teresa Bussu): enologia e viticoltura a Sassari. Ed eccoci alle Scienze e Tecnologie Erboristiche: è la laurea specialistica di Annalisa Ladu (emula in ciò di papà Francesco, con soddisfazione di mamma Rosa). E’ il turno della Giurisprudenza, ramo avvocatura, troviamo Marcella Pichiri moglie di Chechi Ladu. Mentre Maria Paola Asara (figlia di Pina Cottu), con la Giurisprudenza, ha scelto il ramo Magistratura; ed in brillantezza col concorso è riuscita nel suo sognato intento. Da Federico Bussu con Zizita Arbau felicemente ci viene comunicata la laurea in Biologia della loro Francesca in quel di Milano. Concludiamo (almeno per ora) con Michele Cadeddu (di Zizita dei Murru Cantoni); pure lui a Sassari ha ottenuto la laurea in Scienze Ambientali e Terrestri. Di altri titoli accademici per ora non abbiamo notizia.. Ci resta allora di complimentarci con questi nuovi laureati, esprimendo a loro e familiari auspici di soddisfazione nelle attività che svolgeranno. |
A metà febbraio ci si immerge nel Carnevale. Decenni or sono si racconta di un Parroco che nottetempo (!?) andava a sbirciare nella sala (l’unica) che accoglieva ballerini e ballerine, per poi prendere nota e severamente provvedere.. Sarà proprio vero? O la fantasia gioca brutti scherzi ai cari ollolaesi? Personalmente, conoscendo i preti, propendo per la seconda ipotesi.
Dalla memoria del passato, passiamo all’oggi. Si è girato pagina nella tradizione carnevalesca; non più maschere diurne (ma al più solo notturne e perciò invisibili); ci si affida al pomeriggio del sabato ai carri allegorici, preferendo gli altri giorni spostarsi in altre località. Non sappiamo fino a che punto la nostra pur benemerita Pro Loco riesce a diversamente indirizzare i divertimenti, magari organizzando balli sardi in piazza dove tutti si possano scatenare. In mancanza di ciò, ci accontentiamo di quello che il convento ci passa.
Durante la Quaresima la Parrocchia non si discosta da ciò che annualmente propone in preparazione alla Pasqua; in particolare viene data importanza al “digiuno” con l’invito a viverlo come momento di carità nell’aiuto fraterno; la “Via Crucis” è ancora sentita col parteciparvi il venerdì; ogni mercoledì e sabato sera ci si riunisce in Chiesa in preghiera e nella catechesi; a fine Quaresima l’incontro per il precetto pasquale con tutti i gruppi operanti in paese; pure la visita del nostro Vescovo Mons. Mosè Marcia alle nostre scuole è stato un momento distinto di incoraggiamento e di riflessione per tutti.
Nel ricordare questa Quaresima non possiamo scordare l’afflizione ed il turbamento di tutti per il grave ed improvviso lutto che ha colpito Maddalena, prioressa della Addolorata, con la scomparsa di Raimondo Zedde suo degno marito; e questo proprio il giorno tanto atteso, sognato e desiderato della loro (e nostra) festa della Madonna. Mai ricorrenza dei dolori di Maria Santissima è stata tanto sentita e vissuta nelle lacrime (e non da da Maddalena e famiglia soltanto).
Riceviamo e pubblichiamo.. "Sono una vostra concittadina. vedova e ormai vicina alla vecchiaia. La mia casa è da sempre frequentata da diversi parenti e conoscenti. Volevo rivolgermi a chi, ai primi di ottobre, ha approfittato di una mia distrazione per rubare dal mio portafoglio 300 €. Per diverse spese avevo prelevato 500 €, e trovare alleggerito il mio portafoglio da parte tua è stata veramente una spiacevole sorpresa. Frequenti la mia casa e molte altre, ti nascondi dietro il volto di persona educata e onesta.. hai una coscienza??? So chi sei!" Pubblichiamo questa lettera di denuncia rivolta a tutte le persone indifese che con il silenzio nascondono furti in casa per tutelare i furbi che quotidia-namente frequentano le loro abitazioni mascherati da amici.A questi soprusi ne aggiungiamo altri non dissimili. Persone sole, anziane ed indifese che vengono derubate di 2 prosciutti (!??) Altre che si vedono mancare di punto in bianco gioielli di inestimabile valore morale ed affettivo. Tempo fa un’altra anziana, rientrando stanca da Nuoro, posa il borsone sul portone, entra a casa per qualche minuto, ma fuori il borsone con tanto di documenti dentro è misteriosamente scomparsa. Tutti questi sono fatti notori; di altri,seppur reali, nessuno ne parla.. C’è da chiedersi se la serenità tanto declamata di Ollolai corrisponde a verità, oppure bisogna cambiare giudizio e rendersi conto che non tutto oro quello che luccica. |
Trascorsa Pasqua nella serenità della fede e con l’augurio di benedizione nelle case, ci imbattiamo in “Sa die de sa Sardigna”, da anni, pure a livello regionale, considerata quale festa della “nazione” isolana. Conferenza sul “regno sardo” da parte di uno storico, tenuta in quello che può considerarsi l’anfiteatro naturale ollolaese con la gradinata a fianco della Funtana Manna. Seguivano balli e canti a tenore; un pranzo all’aperto dava significato festoso e sociale alla ricorrenza.
Con maggio si aprono le escursioni folkloristiche in altre località. Inizia la Pro Loco (sempre benemerita ed in prima fila) col coinvolgere aficionados, Balladores e persino Marco Walter Sindaco; la meta è Camposano (NA) dove si svolge un bel palio riservato (manco a dirlo) agli asinelli; una specie di gemellaggio con i nostri Molentes di luglio. Dagli entusiastici discorsi (da bar) dei partecipanti i nostri si sono fatti onore pure con questi mansueti animali.
Tra maggio e giugno la Parrocchia non è stata da meno nell’essere presente nelle diverse manifestazioni religiose all’interno della Diocesi. Così un folto gruppo di fedeli si recava ad Orgosolo per la Novena della Antonia Mesina nel 25° dall’essere stata dichiarata Beata. I ragazzi non mancavano ai Convegni loro proposti sia ancora ad Orgosolo (i chierichetti) come ad Onifai (quelli dell’A.C.R); in questo ultimo centro della Baronia sfoggiavano la loro fiammante divisa in magliette rosso fuoco.
Altra infornata: (lauree)
Mentre siamo già a metà strada nel confezionare questi fogli, altre notizie sui laureati 2012 ci pervengono da varie parti. |
Le si inventa tutte pur di ravvivare i nostri centri dell’interno Sardegna, nella speranza di attirare gente. Ecco, per esempio, a fine maggio la giornata “Pane e Casu”. Tutto ben allestito in piazza con i prodotti locali fra i nostri produttori ed allevatori; ma di estranei se ne sono intravisti ben pochi. Pure i residenti non è che abbiano ravvivato la piazza..
Torniamo ai momenti religiosi in Parrocchia.
Ripensiamo al Corpus Domini (Su Segnore) e sant’Antonio di Padova, entrambe le feste senza priori a causa di recente lutto; ma sostituiti generosamente dalle nostre Prioresse.
L’attenzione allora si concentra sulle altre feste di giugno. Si inizia con San Pietro, con la Novena e la festa; alla processione non mancano i cavalieri sempre più numerosi, seguiti dalla banda musicale (stavolta di Tonara) e dalla folla dei fedeli; la serata viene allietata da suoni e canti strettamente sardi.
Non è da meno la festa in onore di San Giovanni; alla mancanza (più che alla assenza) dei pastori supplisce la presenza di quei pochi giovani emergenti nella pastorizia; i quali, oltre a coinvolgere i cavalieri, hanno proposto le due sere la prima col teatro (“Su sindigu po una die” dei Barbaricidicoli) e l’altra (fatto inusuale a Ollolai) col canto improvvisato in piazza (con Masala, Agus e Ladu); per questi trovando il momento migliore nella esecuzione a notte fonda, dopo la partita della nazionale; in tal modo la piazza era appannaggio esclusivo degli amanti della poesia.
A luglio vera, simpatica e grande concorrenza tra le proposte estive di rilievo per i momenti di sano e giusto diversivo.
Ci si introduce col raduno delle Auto d’Epoca Fiat 500, a cura dell’omonimo club locale, curato dall‘intraprendente Pier Paolo Bussu-bar; lo quale è riuscito a farsi valere tanto da coinvolgere partecipanti pure dalla terraferma continentale; alcuni addirittura arrivando giorni prima con i loro sgangherati mezzi per di trascorrere ore distensive qui da noi in montagna; piazza Marconi tutta a disposizione loro; e, pur nella sua capienza, non è riuscita a far parcheggiare tutti i mezzi partecipanti.
A metà mese ecco il secondo appuntamento giunto alla sua 11^ edizione: il Palio degli asinelli in notturna. Partecipazione straordinaria sia dei molentes come degli spettatori, con un afflusso mai notato negli anni scorsi; a detta di tutti mancava solo lo scrivente di queste note (impegnato in cerca di salute in quel di Milano). La gara è preceduta da sfilate di maschere barbaricine e da sventolatori. La conclusione della manifestazione è affidata al Palio de sos vihinados; stavolta appannaggio di su Montricu con Alessandro Daga (cipolla) splendido conduttore e domatore di molentes. A contorno della sagra in ogni vicinato si svolgono pranzi e cene omeriche, con gli anziani in prima fila nella organizzazione.
Il mese si conclude col 16° Motoraduno, sorto, organizzato e diretto dal Bar Pizzeria Azzurra, continua a esercitare il fascino dei primi tempi. Zicu Soro e Maria Franca, illustri inventori della manifestazione, sono letteralmente invasi di richieste e prenotazioni degli amanti di questo genere di sport motoristici; attratti non solo dall’incantevole tragitto proposto attorno ai laghi, ma soprattutto dalla cordialità e gentilezza degli organizzatori; notata ed apprezzata la presenza sempre più numerosa di mezzi di ogni tipo: dal motorino alla lambretta, alle moto d’epoca e a quelle biposto. Pranzo all’altezza dell’ospitalità; e poi musica e premi seminati per ogni categoria di partecipanti.
Ci ha fatto conoscere.
A luglio ci ha lasciato, in quel di Cagliari dove risiedeva, Michele Columbu, il professore. Affezionato e fiero del paese di origine, rientrava annualmente fin quando le forse glielo hanno permesso.. Sempre a piedi nelle nostre strade e vicoli, per tutti incontrare, salutare e far memoria di fatti e persone. La sua vita e il suo operare sempre improntato al benessere sociale (e non solo di Ollolai). E del nostro paese lo possiamo considerare e chiamare un vero e proprio ambasciatore dei problemi, cercando soluzioni e risposte adatte alle necessità e al progresso del luogo natìo. Che la terra vi sia lieve, ziu Michè; e, in attesa della beata risurrezione, riposate in pace in Dio. |
Continua l’estate ollolaese “in 3 mesi di pura Barbagia” (così titolava il depliant edito dalla Pro Loco). Siamo già a Santu Portulu 2012; è ilturno degli annuali diciottenni; è una leva, quella del 1994, ancora capace di reggersi con le sole sue forze: 20 i protagonisti presenti su un calcolo di 26. Niente di speciale nella proposta delle 4 serate, col solito cliché di sempre. Spazio ai giovani per tre sere con musiche (o frastuoni?) di loro gusto; due pomeriggi dedicati ai ragazzi con giochi, gare e animazione; ed una serata folcloristica con i gruppi Tiscali di Dorgali e gruppo di Orani oltre ai Balladores, che si alternavano con i Tenores Sos Venales locali e Santa Rughe di Oniferi.. Pure la parte strettamente religiosa ha avuto i suoi significativi momenti con la seria partecipazione degli interessati ai Sacramenti come alla Novena. Ed ecco, a beneficio degli interessati, i loro nomi: Bussu Soro Elia, Ladu Frau Marco (Ghionarzu), Daga Ladu Claudia, Bussu Bussu Alessandra, Columbu Co-lumbu Federica, Moro Columbu Maria Chiara, Bussu Bussu Nicola, Cottu Cottu Linda, Sedda Daga Luca, Musuri Mundinu Deborah, Soro Delussu Laura, Cottu Podda Egle, Columbu Bussu Martina, Columbu Zedde Lorenzo, Mazzette Bussu Andrea, Bussu Vinci Manuela,(tutti questi residenti in Ollolai). E questi altri da altri “regni”: Bussu Bussu Paolo (da Sassari), Manai Ghisu Michela (da Roma), Cottu Fanari Luca (da Sorso), Faraci Frau Giovanna Sofia (da Cagliari), Zoeddu Daga Gavino (da Al-ghero), Arbau Marconi Luca (da San Gallo di Patrignano).
Dopo qualche anno di forzato digiuno è ripreso, pur se in tono minore, il campionato “di S’Istrumpa” e questo per la instancabile opera dei dirigenti che e mai si arrendono pur dinanzi alle difficoltà finanziarie (ma non solo) per portare aventi degnamente l’iniziativa in cui loro ed Ollolai crede. Questo aver rotto “il silenzio sportivo” sia di buon augurio per il proseguimento di questo sport da noi come altrove.
Doverosa vicinanza
Tra novembre e metà dicembre sono venuti a mancare altre due persone che, pur non essendo direttamente native o residenti, hanno colpito famiglie direttamente a tutti noi legate. Si tratta del fratello (Ruggero) della dottoressa Correli, e della mamma (Daniela Tolu) di Maria Forno coniugata con prof. Tonino Bussu. Maria è da sempre impegnata nell’insegnamento nelle Scuole Medie di Ollolai; dunque educatrice di diverse generazioni. Della dottoressa tutti ne conosciamo l’impegno professionale. A loro Ollolai ha degnamente manifestato in diversi modi la solidale vicinanza in questo particolare e mesto periodo della loro vita. |
A cavallo tra agosto e settembre eccoci a san Basilio, appuntamento annuale di quasi un proseguimento della festa di santu Portulu. La leva del 1972 (dunque 40 gli anni) annualmente si impossa della festa, offrendo al paese soddisfazione e momenti di distensione. Quel Comitato non è che faccia cose extra, limitandosi al momento religioso (da loro ben seguito con l’accostarsi alla Confessione), a cui si accompagna sempre il generoso e gradito rinfresco. A loro va sempre il nostro grazie ed augurio di ogni bene. L’invasione del monte san Basilio crea problemi ecologici con il barattolame, bottiglie, scatoloni et similia che viene ivi abbandonato. Da qui la lodevole iniziativa della Pro Loco nelle settimane seguenti di organizzarvi una giornata generale pulizia.
Settembre si chiude con San Michele patrono, da anni in mano a sos Balladores che con generoso e costante impegno ne organizzano la manifestazione. Oltre al momento religioso con Vespri e Processione ben partecipati da numerosi in costume sia adulte che bambini, ogni anno vengono coinvolti altri gruppi folk; così stavolta si sono prestati a far festa con noi i gruppi di Ploaghe, di Sarule e di Santa Giusta, alternati con i Tenores di Lanusei e Sos Venales locali; naturalmente, da veri ospitanti, sos Balladores non rimanevano a guardare. San Michele di settembre vede pure lo scatenarsi dei cavalieri locali che a decine sfilano maestosi, per poi esibirsi nelle varie vardias. Grazie e auguri agli organizzatori.
Ottobre è ancora caratterizzato da “Pastores e Tenores” anni fa “Cortes Apertas e Carrelas Mudàs”; cambiata la denominazione, come anche cambiato lo spirito di quella “tre giorni”; quello da esibire di antico e di tradizione lo si è già fatto ed esposto; ora è una vera e propria fiera, come un tempo nelle sagre paesane; oltre a prodotti locali arrivano espositori (sempre più numerosi) con ogni genere di mercanzia: dagli alimentari di ogni specie, a sos sonazzos, giocattoli, utensili casalinghi.. Ma i visitatori non mancano: chi per una giornata diversa in montagna e chi per rifornirsi di prelibatezza gastronomiche.
Ottobre chiude i battenti con la benedizione della nuova ambulanza, di cui in altra pagina si è accennato. Il Direttivo fa presente al cittadino l’importanza di nuovi elementi facenti parte del servizio, senza dimenticare che i mezzi finanziari sono necessari, graditi ed incoraggiati.
Lo sapevate che.. Tiziana Ladu (di Piero e Annina Bussu), da tempo donatrice di sangue, oltre aver brillantemente acquisito il Diploma Ragioneria, ha ottenuto pure la Borsa di Studio emessa dall’Avis Regionale e Provinciale. Premiando in tal modo sia il generoso impegno scolastico sia sopratutto il volontariato di Tiziana nel donare regolarmente il sangue, l’Avis confida nel coinvolgimento di altri giovani nella donazione del sangue come nell’impegno scolastico. |
Lentamente ma inesorabilmente ci stiamo avvicinando a concludere queste note. Altro ci sarebbe da ricordare sia religiosamente (Il Natale e le altre feste, tutte secondo buona tradizione cristiana; il grande impegno educativo nel catechismo e ACR di diverse mamme), come altri fatti sociali. Preferiamo lasciarli alla fantasia dei singoli.
Ma una menzione del tutto speciale la facciamo nei confronti di Efrem Arbau degno sostituto di papà Antonello, per il suo impegno nello sport dei ragazzi, lo dimostra la “striscia” a destra riportata. Grazie!
In Parrocchia quest'anno sfogliando i registri.
Celebrati in Parrocchia:
1. Moni Francesco – Ladu Bussu Eugenia
1. Cottu Casula Salvatore (fu Andrea)– Cau Mariangela (a Padria) |
Sempre in Parrocchia Matrimoni celebrati nel 1987, che quest’anno hanno festeggiato le loro nozze d’argento; su un totale di 15 di quell’anno, restano ancora vegeti e rigogliosi i seguenti:
1. Daga Cadoni Rinaldo – Mazzette Bussu Francesca In altre Parrocchie ancora nel 1987 venivano celebrati questi altri Matrimoni:
1. Cottu Bussu Tonino – Lavanga Giovanna (a Rho) |
Un passo indietro per arrivare al 1962; siamo alle nozze d’oro; in quell’anno 18 erano stati i Matrimoni celebrati nella nostra Parrocchia; solo i seguenti 5 hanno avuto la soddisfazione di ricordarli quest’anno:
1. Giovanni Antonio Bussu – Rita Ladu |
Ma non è finita con i Matrimoni; ci piace ricordare anche la coppia più longeva: Salvatore Bussu-Brachete e Maria Bussu-Nieddu, da 64 anni felicemente sposi; con la loro numerosa prole tutti residenti in quel di Guspini.
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Battesimi
Amministrati in Parrocchia:
1. Mazzette Chiara di Cosimo e di Bussu Silvia
2. Zedde Anna di Salvatore e di Toro Francesca
3. Bussu Giuseppe di Marino e di Bussu Veronica
4. Quitzow Jan Marco di Rainer e di Ladu Luana Caterina
5. Branca Andrea di Walter e di Mazzette Pasqualina
6. Bussu Beatrice di Antonio e di Daga Roberta
Amministrati in altre Parrocchie:
1. Bussu Dario di Enzo e di Porta Barbara (a San Vero Milis)
2. Ladu Rachele di Paolo e di Marroccu Vanessa (a Escalaplano)
3. Bussu Matteo Pietro di Sebastiano e di Asara Jolande (a Bonarcado)
4. Bussu Alessio di Gianfranco e di Sanna Cinzia (a Tortolì)
5. Mazzette Pietro di Nino e di Casula Simonetta (a Sassari)
6. Nughes Filippo di Fabio e di Contini Maria (a Pozzomaggiore) 7. Maiolino Simone di Raffaele e di Columbu Bussu Francesca (a Milano)
n.b.: la maternità di Maria Contini è arrivata dopo 15 anni di attesa; Maria è figlia di Zizita Baracca, oltre che nipote di Peppino e Mario, la cui soddisfazione è talmente grande che al bar ne parla ad ogni piè sospinto. |
DEFUNTI
Sepolti a Ollolai:
1. Bussu Maddalena fu Bartolomeo e fu Bussu Sisinnia vd. di Pietro Casula (Ollolai: 15.1.21 – 3.1.12)
2. Mazzette Antioco fu Pietro e fu Columbu Maria cg. Giovanna Bussu (Ollolai: 21.4.1931 – 6.1.12)
3. Columbu Gesuino (Gino) fu Salvatore e fu Zedde Sisinnia cg. Caterina Columbu (Ollolai, 25.12.1929 – Sassari, 22.2.12)
4. Ghisu Mariangela fu Antonio e fu Cottu Anna vd. Antonio Arbau (Ollolai: 16.7.1924 – Sorgono, 24.2.12)
5. Erre Agostino fu Giovanni Maria e fu Ghisu Maria cg. Perduzza Lostia (Ollolai. 12.4.1922 – 2.3.12)
6. Columbu Carmina fu Michele e fu Columbu Michela vd. Michele Bussu (Ollolai: 19.7.1925 – 15.3.12)
7. Zedde Raimondo fu Antonio e fu Bussu Giovanna cg. Maddalena Columbu (Ollolai: 13.2.1932 – 30.3.12)
8. Soro Cosimo fu Michele e fu Mazzette Simona cg. Anna Paddeu (Ollolai: 23.9.1918 – 10.4.12)
9. Ladu Antonio fu Salvatore Andrea e fu Maccioni Francesca, celibe (Ollolai: 23.3.1949 – 13.5.12)
10. Bussu Marianna fu Giuseppe e fu Ladu Giuseppa, nubile (Ollolai, 7.11.35 – Nuoro, 16.5.12)
11. Bussu Cosimo fu Michele e fu Bussu Maria cg. Rosa Casula (Ollolai, 27.9.36 – Nuoro, 27.6.12)
12. Cavalcante Marco Eugenio fu Salvatore e di Ghisu Gonaria cg. Maria Mercedes Ladu (Ollolai, 3.11.65 – Nuoro, 28.6.12)
13. Columbu Michele fu Francesco e fu Maccioni Anna cg. Simonetta Giacobbe (Ollolai, 8.2.14 –Quartu Sant’Elena, 11.7.12)
14. Mazzette Domenico fu Giovanni Maria e fu Daga Caterina vd. Mariangela Carta (Ollolai: 22.2.1922 – 28.8.12)
15. Peddone Bussu Giovanni fu Giuseppe e fu Bussu Sisinnia cg. Natalia Mura (Ollolai, 17.3.24 – Nuoro, 29.8.12)
16. Cottu Cottu Salvatore fu Giovanni Domenico e fu Cottu Giuseppa vd. Zizita Soru (Ollolai, 5.1.1924 – 8.9.12)
17. Mazzette Pietro fu Francesco e fu Bussu Grazia cg. Gonaria Daga (Ollolai: 10.5.1925 – 22.11.12)
18. Lostia Giuseppe fu Michele e fu Cottu Francesca cg. Maria Lostia (Ollolai: 2.12.1938 – 24.11.12)
19. Sirca Gesuino fu Francesco e fu Bottaru Maria cg. Mariantonia Columbu (Sarule, 5.1.27 – Nuoro, 28.11.12).
20. Bussu Giuseppe fu Michele e fu Maccioni Caterina cg. Frau Pietrina (Ollolai, 30.9.1936 – Abbasanta, 26.12.12)
Morti e sepolti in altre località::
1. Delussu Giovanni Angelo fu Giovanni e fu Ladu Mariantonia cg. Engels Inge (Ollolai, 23.11.1938 – Germania, 21.5.12)
2. Ladu Maria Lucia fu Anna vd. Piras Andrea (Ollolai, 23.4.1935 – Baltei, 22.4.12)
3. Bussu Mariantonia (Tonia) cg. Francesco Zedde (nata nel 1946 – defunta a Monteriggioni (Siena) il 13.5.12)
4. Ladu Giovanna fu Narciso e fu Bussu Francesca cg. Slvio Nurra (Ollolai, 27.2.1940 – Bono, 26.6.12)
5. Frau Gonaria fu Michele e fu Bussu Giovanna vd. Angelo Maria Cuccuru (Ollolai, 6.3.1943 – Pozzomaggiore, 18.7.12)
6. Moro Antioca fu Salvatore e fu Ladu Anna Rosa vd. Albino Todde (Ollolai, 20.4.1931 – Genova, 7.10.12)
7. Bussu Antonio fu Basilio e fu Cottu Giovanna Cg. Anna Cottu (Ollolai, 20.3.1938 – San Teodoro, 23.12.12)
8. Arbau Bussu Francesco fu Michele e fu Bussu Anna (Ollolai, 8.6.1948 – Roma, 30.12.12) (verrà seppellito a Ollolai ai primi di gennaio).
Tra crisi e tasse, analisi di un paese che boccheggia. (di Micaela Uselli)
Uno degli anni più duri dell’ultimo 50ennio sta per giungere al termine e il resoconto non è di certo roseo. Tutte le famiglie italiane, quest’anno più che mai, hanno fatto i conti con i soliti pagamenti di fine anno divenuti a dir poco esorbitanti e l’imposta che più delle altre ha suscitato un generale malcontento è stata l’IMU (introdotta nel 2011) che di fatto è andata a sostituire l’ICI. Ecco quindi un ulteriore pagamento che va ad aggiungersi alle innumerevoli spese a cui le famiglie devono far fronte in questo periodo di crisi. Se un tempo le imposte trovavano infatti gli italiani maggiormente pronti (per quanto si possa essere pronti) a livello economico, questo discorso non lo si può fare di certo ora.
La pressione fiscale ha raggiunto livelli talmente alti (siamo al 50% circa, lo scorso luglio si parlava del livello più alto del mondo) tanto che ci si domanda che fine abbia fatto il rispetto del principio enunciato dall’art. 53 della nostra Costituzione: “Tutti sono tenuti a concorrere alle spese pubbliche in ragione della loro capacità contributiva. Il sistema tributario è informato a criteri di progressività”. Ma sino a che punto viene rispettato il dettato costituzionale?
I padri costituenti nell’elaborare questo articolo avevano ben in mente l’idea di equità fiscale che negli anni è andata svanita; il pagamento delle imposte, in pratica, non sarebbe mai dovuto diventare fonte di ulteriori problemi. Questo in effetti sarebbe la perfetta reincarnazione di giustizia e equità, ma le cose stanno diversamente. Se prendiamo in considerazione l’IMU, per esempio, vediamo come con essa non si valuti il reddito e la condizione economica del proprietario dell’immobile, ma solo l’immobile stesso. Questo sta a sottolineare il fatto che spesso e volentieri si può cadere in situazioni di ingiustizia, tanto fiscale quanto sociale, tali da equiparare paradossalmente il pagamento a cui deve far fronte una persona benestante con quello di una persona meno abbiente. E’ questo il motivo che ha spinto molti ad etichettare l’IMU come un’imposta iniqua e effettivamente, molto di quello che è il dettato dell’art. 53 sopra citato qui viene a mancare. Ma in fin dei conti, dov’è realmente che si sbaglia? L’analisi della situazione del nostro paese ci porta a capire che il problema sta fondamentalmente a monte. Un sistema fiscale così pesante e opprimente può trovare una spiegazione in quello che è il bilancio complessivo dello Stato, andando a valutare l’ammontare delle entrate e delle uscite. La prima cosa che possiamo notare è che il nostro paese ultimamente non se la passa per niente bene, basti ricordare che il debito pubblico è arrivato a 2000 miliardi di euro, soglia massima storica. Quale soluzione più facile quindi se non quella di aumentare la tassazione, facendo pesare ancor di più la crisi sulle spalle dei cittadini? L’equazione non fa una piega: aumento del debito pubblico e aumento delle tasse…
Ciò non vuol dire che non dovrebbe esistere il pagamento delle tasse, ci mancherebbe altro.. Il fenomeno della evasione fiscale è diventato un cancro. L’Italia detiene la maglia nera in Europa, e “vanta” una evasione fiscale pari al 20% del PIL.. L’inasprimento della lotta contro l’evasione ultimamente ha portato qualche risultato, ma questo non può bastare… Il tutto dovrebbe iniziare da una educazione civica e fiscale da impartire a tutti, sin dalle scuole elementari. Solo con un forte senso di responsabilità sociale si riuscirebbe a contrastare e dominare maggiormente il fenomeno..
Questa dovrebbe essere la strada da percorrere: puntare sui più giovani per garantire un futuro migliore al nostro paese.
AMMINISTRAZIONE PARROCCHIALE DEL 2012
RISORSE
1. Residuo dal 2011 1.048 €
2. Residuo dalla amministrazione dell’Asilo Parrocchiale 3.910 €
3. Dalla Provincia di Nuoro per somma non ancora versata e perciò dovuta all’Asilo per l’anno scolastico 2010-2011
7.770 €
4. Offerte durante le Messe festive 9.550 €
5. Nella amministrazione dei Battesimi 500 €
6. Per la celebrazione dei Matrimoni 800 €
7. Per i funerali 2.650 €
8. Dalle 5 Prioresse 1.030 €
9. Dai Priorati di Sant’Antonio Abate e di Padova, San Pietro, San Giovanni, San Basilio e a settembre per San Michele da parte dei Balladores 700 €
10. Da parte dei familiari per i defunti di quest’anno 2.550 €
11. Offerte in cimitero nelle Messe del 1° e 2 novembre 700 €
12. Per la Messa dei caduti in guerra 160 €
13. Da parte del Comune per i locali dell’Asilo 1.500 €
14. Per i terremotati dell’Emilia Romagna 300 €
15. Nella Benedizione delle case 5.000 €
16. Offerte per iniziative diocesani, nazionali e mondiali (esempio: Missioni, Seminario, Caritas nazionale, ecc.. 750 €
17. Offerte di persone, famiglie o gruppi alla Parrocchia 1.610 €
Totale …………………………………………………………………… 40.528 €
SPESE
1. Mensile del Parroco (12x120 €) 1.440 €
2. Bollette Enel della Chiesa Parrocchiale, Sant’Antonio e San Pietro 2.430 €
3. Gasolio per la Chiesa Parrocchiale 1.295 €
5. Canone telefonico della Parrocchia 335 €
5. Abbonamenti per la Parrocchia 340 €
6. Spese per ministero della Parrocchia 400 €
7. Pullman per convegni della Azione Cattolica, dei Ragazzi e dei Chierichetti 600 €
8. Per messa a punto del fotocopiatore 300 €
9. Tasse sulla Parrocchia per la Nettezza Urbana 300 €
10. Carta e toner per il fotocopiatore 350 €
11. Per i terremotati dell’Emilia Romagna 300 €
12. Opuscoli per la benedizione delle case 500 €
13. Per le ostie 400 €
14. Per le candele del 2 febbraio, incenso, lumicini e cera liquida 800 €
15. Per le palme 300 €
16. Per acquisto di oggetti liturgici 250 €
17. Carità Parrocchiale 1.150 €
18. Saldo del TFR (cioè buonuscita) del personale laico e religioso dell’Asilo Parrocchiale 10.700 €
19. Fisco versato per il TFR di cui qui sopra 6.585 €
20. Al commercialista dell’Asilo Parrocchiale 1.500 €
21. INAIL richiesta per il personale insegnante dell’Asilo Parrocchiale 700 €
22. Offerte per le iniziative diocesane, nazionali e mondiali di cui sopra al n. 16 delle “risorse” 750 €
23. Per la messa a punto dell’impianto delle campane (1° acconto) 5.000 €
24. Varie (francobolli giornalino, moduli dalla Curia Vescovile…) 250 €
Totale ………………………………………………………………………37.975 €
Riepilogo:
Risorse: 40.528 € -
Spese: 37.975 €
_______________
3.553 € in attivo
Note:
• La Parrocchia deve pagare ancora 5.000 € per la messa a punto di tutto l’impianto elettronico delle campane
• Ci dovrebbe ancora essere qualche pendenza per il Commercialista della Scuola Materna Parrocchiale
• Tutti si ringrazia per il generoso sostentamento offerto alla Parrocchia.
Il crocifisso sul monte.
Il 26 agosto si è rivissuta a Ollolai la manifestazione religiosa già sperimentata il 28 ottobre del 2007, quando da Santa Giusta veniva accolto e portato il Parrocchia l’antico Crocifisso dai Frati portato ad Oristano dopo lo storico incendio del nostro paese. Come cinque anni fa così oggi un paese intero si è riversato nel vallone di San Basilio, dove veniva collocato e benedetto il Crocifisso marmoreo raffigurante l’antico; e da quel giorno domina e vigila sul nostro abitato, da dove tutti lo possiamo guardare, invocare e pure frequentarlo in devozione e fede.
Ancora una volta ciò è stato possibile per l’impegno costante, fattivo e silenzioso della Associazione Culturale “Paris” (altrettanto fattiva e silenziosa), guidata da Tonino Bussu professore, animata da Anna Pina Arbau e marito Tonino Uselli e incoraggiata da Chelone il ristoratore.. L’imponente Crocifisso (marmo di Orosei) è stato realizzato oltre da contributo di Enti Pubblici col coinvolgimento finanziario dei nostri emigrati nel Lazio e Toscana, che in questo modo hanno voluto manifestare la loro religiosità mai dimenticata pur nella loro emigrazione, donando al proprio paese un segno tangibile di affetto pieno di riconoscenza e mesto nella nostalgia. E, per la storia futura, riportiamo coloro che, tra residenti ed di emigrati, hanno dato con entusiasmo il loro aiuto:
Gli eredi di tziu Zuseppe Gantine Casula e de tziu Pera Ladu per aver permesso l’installazione del Crocifisso su un terreno di loro proprietà. Il gruppo promotore degli emigrati: Giulio Bussu, Tonino Bussu, Badore Brundu, Giuseppe Columbu, Tonino Columbu, Zua Columbu, Antonio Daga, Tonino Ghisu, Luigi Guiso, Roberto Guiso, Peppino Maccioni, fratelli Soro-Ladu, Maria Soro, Giovanni Uselli, Rosina Uselli, Arnaldo Zedde, Rita Zedde.
E inoltre: l’ing. Francesco Licheri per aver curato gli aspetti tecnici; le Parrocchie di Ollolai e Santa Giusta; le Diocesi di Nuoro e Oristano; la Marmi Scancella di Orosei; la Faldor Lampadan di Oristano; la Cantina Sociale di Santadi e la Vigna Branca di Dorgali, la Pro Loco, i Balladores e il Coro Parrocchiale san Michele, tutti di Ollolai. La Fondazione del Banco di Sardegna, la Presidenza del Consiglio Regionale, il Bim-Taloro, le Amministrazioni Comunali di Ollolai e Santa Giusta, la Provincia di Nuoro.
(dal depliant sulla Manifestazione)
Tra novità e solidarietà.
Segnaliamo che da fine ottobre è online il giornale quotidiano labarbagia.net: merito di Michele Arbau e moglie. Ogni settimana potrete trovare alla sezione "don Filippo Informa" il calendario settimanale delle messe e tutti gli avvisi. Basta andare su www.labarbagia.net.
Il 27 ottobre è stata benedetta e inaugurata la nuova ambulanza della LAVOSA, aggiornata nella strumentazione e enella comodità. Ciò che maggiormente ci preme mettere in risalto è il gesto significativo della solidarietà manifestato dal consiglio di amministrazione: la prima ambulanza (sempre efficiente) è stata donata all'associazione internazionale "per salvare la vita" operante in Roma costituendo un gemellaggio tra la Lavosa e loro. Se lo spazio ce lo avesse permesso avremmo qui riportato sia il documento ufficiale della donazione sia la lettera di ringraziamento ricevuta dal nostro presidente Filippo Toro.
Su Internet di Ollolai, con l’aiuto di un buon esperto in materia, siamo riusciti a ricavare dati più che mai interessanti sul nostro paese.. Ve li proponiamo con lo scopo di conoscerci meglio in tanti aspetti a cui forse spesso non ci badiamo.. I dati qui riportati, se non diversamente indicati, si riferiscono al 31 dicembre 2010. Cominciamo..
1. Abitanti al 1/1/2011 (dati non ancora ufficiali): 1.337 (ma alla stessa data nel 2010 i dati ufficiali contavano 1.395 abitanti; dunque solo nel giro di un anno Ollolai è diminuito di ben 60 unità).
2. Nuclei familiari: 608 3. Media dei componenti perogni famiglia: 2,29
4. Età:
6. Presenza di stranieri: 6; coniugati: 263 divorziati: 1 vedovi: 11
8. Numero delle donne: 725 • Hanno fatto la dichiarazioneIrpef: 577 (41%) • importo totale di queste dichiarazioni: 8.799.553,23 € • Redito medio dei dichiaranti: 15.251 € • Reddito medio per abitante: 6.308 €.
10. Parco auto (riferito al 2009)
11. Altro: |
L'angolo della poesia.
Natale 2012
Comente cumdandadu dae Deus
de nadale una notte metzana.
Una zovana povera galena
modesta ma ricca ‘e amore.
ha fattu donu ‘e su Salvadore
a su mundu vonu e a su peus.
Traza su ventu novas in sa via
galu collidas da pagas pessones.
Est tardu lughe trista de titzones
s’ierru no est tempus de arzolas.
Naschidu appena in manos solas
faghe sa mamma sa prima ninnia.
E Zuseppe su babbu putativu
pur’ issu oe zoanu precariu.
Non tene mancu su prus necessariu
ne dinare, ne linna pro su fogu.
In estremu ha pigadu logu
in d’una gruta iscura abusivu.
Tottus l’han dadu e no l’han dadu nudda
mancu sos res une relozzu ‘e oro.
Sos ultimos a su fizu ‘e su coro
l’han dadu latte e pane voleu.
Sa casta a murrunzu a parre meu
chissai happan dadu carchi pudda.
Salvatore Frau (Cagliari, 2.12.2012)
Nel 2013....
• Sant’Antonio Abate (16-17 gennaio):
Priori Maurizio e Caterina Bussu
• 13 febbraio: Mercoledì delle Ceneri e inizio della Quaresima.
• Durante la Quaresima il Mercoledì ed il Sabato alle ore 19 in Parrocchia incontro di preghiera e di catechesi.
• 16 marzo alle ore 19 incontro con i gruppi per il precetto pasquale.
• Il giorno dopo, 17 marzo, domenica, al pomeriggio pellegrinaggio della Forania a Galtellì per l’anno santo del miracoloso Crocifisso.
• 31 marzo: PASQUA
• 26 Maggio: ore 11 le Cresime
• 2 giugno Prime Comunioni.
2 febbraio Cambio delle Prioresse.. Sarà così difficile trovare le sostitute del 2012? Ci auguriamo di no! Ecco perché da queste pagine rivolgiamo il pressante invito alle donne, anziani o giovani che siano, a farsi avanti e impegnarsi in questo servizio così importante e lodevole per la nostra Parrocchia. |
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Di Nuovo
uso interno - a cura della Parrocchia 08020 Ollolai Nu - 37
stampato il 31 dicembre 2012
Buon 2013!