Il Dpcm del 24 ottobre 2020 con le nuove misure per fronteggiare l'emergenza epidemiologica da Covid-19 lascia invariato il Protocollo del 7 maggio circa la ripresa della funzioni religiose con il popolo. Questo consente di proseguire nelle attività liturgiche ordinarie con la massima prudenza e senso di responsabilità , garantendo sicurezza con il rispetto della profilassi sanitaria, e di confermare la proposta presentata avantieri e ieri al termine delle messe domenicali a proposito dell’Ottavario di preghiera in suffragio dei defunti, di seguito qui riportata. Questo appuntamento annuale sarà vissuto stavolta con particolare attenzione spirituale verso tutti coloro che ci hanno lasciato nella solitudine e senza la possibilità di celebrare le esequie all’interno della celebrazione eucaristica, rinnovando profonda vicinanza a chi vive l’esperienza del lutto senza poter godere dell’umana solidarietà che aiuta a colmare il vuoto lasciato dai propri cari saliti al cielo.
Ecco il calendario dell’Ottavario, dove si ricorda l’obbligo di indossare i dispositivi di protezione individuale, di mantenere il distanziamento fisico, di igienizzare le mani.
Domenica 1 novembre
alle 9.30 Santa Messa nella chiesa parrocchiale
alle 11.00 Santa Messa nella chiesa parrocchiale
alle 15.30 Santa Messa negli spazi esterni del cimitero, dove seguirà la Benedizione delle tombe con la recita della Corona dei Cento requiem.
Lunedì 2 novembre
alle 11.00 Santa Messa negli spazi esterni del cimitero
alle 15.30 Santa Messa negli spazi esterni del cimitero
Martedì 3 novembre
alle 15.30 Santa Messa negli spazi esterni del cimitero
Mercoledì 4 novembre
alle 11.30 Santa Messa negli spazi esterni antistanti la biblioteca comunale in occasione della Giornata dell'Unità Nazionale e delle Forze Armate in ricordo dei caduti in guerra
alle 15.30 Santa Messa negli spazi esterni del cimitero
Giovedì 5 novembre
alle 15.30 Santa Messa negli spazi esterni del cimitero
Venerdì 6 novembre
alle 15.30 Santa Messa negli spazi esterni del cimitero
Sabato 7 novembre
alle 15.30 Santa Messa negli spazi esterni del cimitero
alle 17.00 Santa Messa nella chiesa parrocchiale
Domenica 8 novembre
alle 9.30 Santa Messa nella chiesa parrocchiale
alle 11.00 Santa Messa nella chiesa parrocchiale
alle 15.30 Santa Messa negli spazi esterni del cimitero
Qualora le condizioni meteorologiche non permettano lo svolgimento dei riti all’aperto, attraverso la pagina Facebook della parrocchia, il parroco darà comunicazioni in merito ogni giorno dell’Ottavario poche ore prima della messa. Idem, se la benedizione delle tombe non sarà possibile nel primo giorno, questa sarà rimandata all’indomani o al primo giorno disponibile.
Il 4 novembre, in accordo con le autorità civili e militari, la messa sarà alle 11.30 (non alle 11.00 come precedentemente annunciato) e questa sarà l’occasione per salutare in nuovo sindaco di Ollolai, il dott. Francesco Columbu. A lui e ai nuovi consiglieri l’augurio di un proficuo lavoro al servizio del bene comune, ringraziando la precedente amministrazione per l’impegno a beneficio della cittadinanza e per l’attenzione riservata alla comunità parrocchiale.
Non si può dimenticare, promettendo di assicurare loro la nostra umile preghiera, di manifestare solidarietà ai lavoratori ancora colpiti dalle ennesime restrizioni del governo. Specialmente il nostro sostegno va alla categoria dei baristi e dei ristoratori, dipinti come nuovi untori, consapevoli che in una piccola realtà come Ollolai, dove mancano spazi di ordinaria condivisione sociale, le loro attività rappresentano luogo di incontro e amicizia. Dopo i tanti sacrifici, tra chiusure passate e investimenti per mettere in sicurezza i locali, aspettando l’annunciata «potenza di fuoco» per intervenire davanti alle tragiche conseguenze economiche e davanti a innumerevoli contraddizioni che nascono dal non riuscire a definire il problema del contagio, un'altra batosta che lascia tutti democraticamente perplessi nel tentativo di capire che differenza ci sia tra l’accomodarsi ai loro tavoli al mattino o alla sera, manco esistessero i navigli di via Riu Mannu. Senza negare la pericolosità della pandemia, constatando chiaramente un innalzamento della curva epidemiologica, è lecito affermare che se non si muore di Coronavirus, si può morire di fame o di depressione. Nonostante le prove che il tempo e il governo ci riserva, niente e nessuno potrà toglierci la speranza e la volontà di ricominciare sempre e comunque.
Luca Mele
parroco