NUORO La cultura in Barbagia è un'industria con numeri di prim'ordine e grandi potenzialità . Conta su oltre 1500 imprese, 2700 occupati e 106 milioni di euro di valore aggiunto. Un sistema che vale il 10 per cento della ricchezza prodotta in Sardegna dalle industrie culturali. Lo rivela il rapporto Unioncamere-Fondazione Symbola 2013, lo rilancia Confindustria che fa propria l'idea di un distretto culturale ricorsa qualche anno fa proiettandola come centro di valenza regionale.
IL QUADRO I numeri incoraggiano a dispetto della crisi diffusa che incombe su statistiche e prospettive. A Nuoro e provincia la cultura in senso stretto, articolata in 249 imprese, dà lavoro a 800 addetti: primeggia l'editoria. Il settore piace alle donne: le imprese femminili costituiscono il 27,8 per cento. Le industrie ricreative riuniscono 1213 imprese e 1600 lavoratori. In mezzo anche le 584 aziende dell'artigianato artistico dove operano mille addetti. La cultura muove in tutto 106 milioni di euro: appena il 3,2 per cento deriva dall'attività di musei, biblioteche, archivi e gestione di monumenti storici.
LA PROPOSTA «È ora di dare gambe al distretto culturale», propone Roberto Bornioli, presidente di Confindustria della Sardegna centrale, richiamando un protocollo d'intesa sostenuto da Camera di commercio e associazioni. Obiettivo creare una rete d'offerta culturale e un coordinamento tra settori pubblico e privato, ora lontani da ogni sinergia. «Il settore cultura è in grado di generare un vero e proprio sistema imprenditoriale dove accanto alle attività più creative se ne sviluppano altre di tipo manifatturiero o legate all'economia dei servizi. Importante è l'effetto moltiplicatore che le attività culturali hanno su altri comparti come il turismo», sottolinea Bornioli.
POTENZIALITÀ «L'industria culturale a Nuoro ha potenzialità poco sfruttate, ora è il momento giusto per il distretto», insiste Confindustria auspicando, intanto, il superamento dell'attuale frammentazione di competenze e iniziative tra enti e istituzioni. Dopo l'adozione del biglietto unico per l'ingresso ai musei Man e Tribu, passo timido ma importante, d'obbligo unire le forze in solide forme di collaborazione. «Sono i primi passi verso la costituzione di una regia unica a livello provinciale: solo ottimizzando gli sforzi è possibile ottenere il massimo risultato in termini di presenze turistiche in città », dice Bornioli predicando fiducia. Non c'è solo il biglietto unico d'ingresso ai due musei a confortare il progetto. Confindustria parla di congiuntura favorevole. «L'attenzione manifestata dal direttore del Man e dal nuovo presidente dell'Istituto superiore regionale etnografico, l'impegno mostrato dagli imprenditori della cultura, l'interesse della Camera di commercio a supportare nuove iniziative - assicura - sono segnali positivi nell'ottica di creare a Nuoro un polo culturale di interesse regionale».
Marilena Orunesu
