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L'unione sarda. Sei classi da 29 alunni ma le aule restano vuote

NUORO. Genitori mobilitati nelle Medie Maccioni

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NUORO No alle classi-pollaio con trenta studenti, «che vìolano le basilari norme di sicurezza e igienico-sanitarie e minano la qualità della didattica». Sono decisi ad andare fino in fondo, disposti anche ad attivare una class action, i genitori delle prime della Media Maccioni di Nuoro: «O l'Ufficio scolastico regionale accorda la settima classe o non faremo entrare i nostri figli a scuola». Riunitisi ieri in assemblea hanno prodotto un documento in cui esprimono tutto il proprio «disappunto per la situazione che si è venuta a creare», si legge, «riteniamo che aule con un numero così elevato di alunni, molti dei quali con bisogni educativi speciali, non possano garantire i necessari e adeguati interventi didattici ed educativi». I genitori quindi chiedono all'Ufficio scolastico regionale di «concedere in tempi strettissimi la settima classe, affinché ai nostri figli venga garantito il diritto allo studio in condizioni adeguate. Qualora la richiesta non venisse accolta l'assemblea si riserva di avviare tutte le opportune azioni». Intanto sempre ieri il dirigente Antonio Alba ha ipotizzato la distribuzione dei 153 primini. Due le ipotesi: sei classi ciascuna con un numero provvisorio di 29 o la settima «fantasma».
Prosegue la protesta anche al Liceo musicale Satta privato di una classe prima: ieri per tutta la mattina i ragazzi hanno manifestato il proprio dissenso. ( fr. gu. )

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