Nata da un idea di Gianni Balloi e Enzo Cugusi (del direttivo dell’Associazione Gramsci) che volevano dare una mano (come da tradizione) al loro amico Gianmario Nieddu che da Silanus, anni fa, si è portato il suo gregge in Val di Susa, la festa ha preso forma con l’adesione appassionata di Adele Cottercchio sindaca di Meana di Susa che ha proposto di rinnovare con l’occasione il gemellaggio con Meana Sardo, celebrato nel 2006, coinvolgendo il Coro Mediana “Cantus e Tradiziones”.
Lo sforzo dell’Associazione dei Sardi in Torino “A.Gramsci” e di quanti hanno lavorato fianco a fianco, - due nomi per tutti: i Volontari A.I.B. di Condove e della Protezione Civile di Torino – è stato ripagato. Più di un migliaio di persone hanno assistito nei giardini di Piazza Europa alla tosatura delle pecore, alla ferratura dei cavalli a opera di un valentissimo maniscalco olianese: Samuele Cugusi. Nella stessa mattinata di sabato 17 giugno il Coro Mediana di Meana Sardo ha accompagnato con canzoni e balli la gioiosa invasione di Meana di Susa posto ai piedi della montagna, all’ingresso del Parco Orsiera Rocciavrè, un paese che in realtà è un insieme di piccole frazioni nel bosco, un ritrovo ideale per la comunità sarda arrivata da tutta la Val di Susa, da Torino e dalla vicina Lione.
Ma non solo i sardi hanno animato la giornata, c’erano giovani pastori venuti da la Maurienne, in Savoia, dalla Val d’Ossola e dal pinerolese, dalle Langhe, tutti interessati alle tecniche tradizionali della tosatura. (Per la prossima edizione prevediamo una gara tra tosatori sardi, savoiardi, valsusini e ossolani.) Molti anche i gestori di maneggi della zona e gli appassionati di ippica, incantati dalla maestria di Samuele Cugusi nel forgiare i ferri da cavallo. Numerosi turisti della montagna con le loro famiglie si sono fermati al pranzo servito nei locali del Centro Polivalente comunale dove un gruppo di appassionati cuochi ha preparato pecora bollita con patate e cipolle, gnocchetti sardi al sugo di salciccia o cotti nel brodo e conditi con solo pecorino. E poi formaggi offerti dalla cooperativa pastori “Nolza” di Meana Sardo, fiumi di vino mandrolisai proveniente dalle migliori cantine meanesi e pane carasau di Fonni e lentu di Ozieri. Alla fine sono sati distribuiti più di cinquecento pasti mentre fuori nella piazza continuavano sino a notte tarda i balli sardi e le bevute di birra. E’ stata una festa che ha coinvolto anche la popolazione dei paesi vicini, prima diffidente quando ad aprile abbiamo fatto i primi sopralluoghi, poi incuriosita e partecipe. Uno scambio di saperi e sapori che ha suscitato l’interesse della stampa locale e non, che ha riportato la notizia fornendo i dettagli del programma, dando così un significativo contributo alla buona riuscita della giornata sarda in terra di Piemonte.
Con questo evento chiude per pausa estiva l’attività culturale dell’Associazione per riprendere con numerosi progetti dalla prima metà di settembre.