Vestiario per adulti e bambini, giocattoli, materiale per la scuola e cancelleria sono stati raccolti e donati dalla popolazione gavoese al 151° Reggimento “Sassari” che dal prossimo mese di aprile, sarà immessa nel “Teatro operativo” del Medio Oriente ed assumerà la responsabilità del Libano del Sud (nel confine Israeliano).
L’associazione gavoese Avos ha accolto l’appello di CoGe Sardegna e CSV Sardegna Solidale, enti che, in stretta collaborazione con la Brigata Sassari hanno promosso la raccolta dei materiali attraverso il coinvolgimento di associazioni locali. “Abbiamo risposto immediatamente – spiega Tullia Mulas, neo presidente dell’associazione – e coinvolgere i gavoesi è stato facile: in pochissimo tempo abbiamo raccolto tutto il possibile, riempiendo due furgoni dei militari, venuti apposta per ritirare i pacchi”.
“Con la collaborazione dell’associazione Tabità, che ha curato la raccolta in tutte le classi scolastiche gavoesi, abbiamo poi potuto smistare e impacchettare il tutto" continua il vice presidente di Avos Antonio Zurru.
Fondamentale anche il lavoro della segretaria Nadia Maoddi che ha curato tutta la parte burocratica. “Il ringraziamento più grande però va ai gavoesi che a stretto giro di posta hanno dato prova di grande disponibilità e solidarietà per un’iniziativa - commenta la Mulas - che di sicuro allevierà i disagi di tante persone che vivono la guerra”.
La Brigata Sassari avrà il difficilissimo compito di operare in una zona calda , un’area nella quale recentemente si sono concentrati circa un milione di rifugiati siriani: uno degli impegni più gravosi sarà rappresentato dal tentativo di ricostituire il tessuto sociale, mediante la Cooperazione Civile-Militare (Ci.Mi.C.), in accordo con le autorità locali e con le Organizzazioni che operano nel paese.