Prende il via domani in tutti i mercati di Campagna Amica la festa della patata. Si tratta della prima di una serie di iniziative a tema lanciata dalla Coldiretti per valorizzare ancora di più le eccellenze locali. Una iniziativa nazionale in calendario l'ultimo fine settimana del mese. Ogni volta il tema sarà uguale per tutti (verdure, birre, formaggi, frutta ecc.) Mentre il prodotto è scelto localmente in base alla produzione e alla stagionalità . Per maggio focus sulle le verdure. Nell'isola si è scelto di promuovere la patata, l'ortaggio per eccellenza che ben si presta a svariate preparazioni e ben si adatta al clima mite. Generalmente è coltivata nei terreni sabbiosi - sostiene Battista Cualbu, presidente di Coldiretti Sardegna, originario di Fonni, uno dei territori in cui si producono le patate sarde più rinomate -. Il punto di forza in Sardegna è la sua adattabilità ai diversi territori e il fatto che grazie al clima mite e temperato abbiamo una produzione distribuita, con più periodi di raccolta, su tutto l'anno con un prodotto fresco e non frigoconservato. La festa si protrarrà fino a martedì prossimo e prevede diverse iniziative. In tutti i mercati per l'occasione le patate saranno vendute a prezzi ribassati, mentre in alcuni ci saranno degustazioni, cuochi che prepareranno ricette particolari. A Oristano, domani nel mercato San Martino, sarà presente un cuoco che preparerà due ricette a base di patate, con degustazioni, oltre alle classiche patate fritte. Sabato, nel mercato di Pitz'è serra a Quartu e dell'Emiciclo a Sassari, il tubero più consumato al mondo sarà fritto a forma di spirale. Mentre a Nuoro, martedì in piazza Vittorio Emanuele ci saranno delle degustazioni. "La patata è un ortaggio comune che ben si adatta a tutte le ricette, da quelle più povere alle più sofisticate – afferma il direttore di Coldiretti Sardegna Luca Saba –. In Sardegna sono dedicati alla sua coltivazione circa 2.260 ettari e le varietà più diffuse sono le primaticcie (1180 ettari), la Bisestile (760) e la Comune (320). La sua coltivazione è diffusa in quasi tutta l'isola partendo dal Basso Campidano fino al Sassarese. L'idea di dedicare a produzioni specifiche i mercati dell'ultima settimana del mese - spiega il direttore - è un modo per far vivere la spesa non più come un semplice acquisto di merci, ma come un'esperienza di conoscenza e quindi con accresciuta consapevolezza verso ciò che consumiamo"