OLZAI. La politica sarda è in lutto per la scomparsa dell'onorevole Salvatore Ladu, parlamentare e consigliere regionale, storico segretario della Democrazia Cristiana isolana e uno dei fondatori del Partito Democratico.
Si è spento questa mattina a Cagliari, all'età di 71 anni, dopo un periodo di malattia che lo aveva costretto ad abbandonare qualsiasi attività . Lascia la moglie Pieranna e cinque figli.
Protagonista di mille battaglie elettorali a cavallo tra la prima e la seconda Repubblica, cinquant'anni fa Salvatore Ladu aveva iniziato la sua brillante carriera politica nelle file dei giovani democristiani della provincia di Nuoro. Il suo esordio nelle istituzioni risale al 1970, quando venne eletto per la prima volta consigliere comunale di Olzai e dove, nel 1972, ricoprì anche la carica di sindaco.
Dal 1979 è stato Consigliere regionale per quasi tredici anni. Dal 1984 al 1992, è stato segretario regionale della Democrazia Cristiana e componente del direttivo nazionale fino all'estinzione del partito, diventando così uno dei politici più influenti della Sardegna.
Dal 1992 al 2008 è stato parlamentare per cinque legislature consecutive, alla Camera e al Senato. Membro di importanti commissioni parlamentari, Salvatore Ladu aveva ricoperto per tre volte anche la prestigiosa carica di sottosegretario di Stato all'Industria e ai Lavori pubblici.
Cresciuto nel partito dello Scudo Crociato-Libertas nella corrente cattolica di sinistra e convinto antiberlusconiano, dopo lo scioglimento della Democrazia Cristiana nel 1994 aveva contribuito alla nascita del Partito Popolare Italiano, diventando vice responsabile del dipartimento organizzativo del medesimo partito. Successivamente, era confluito nell'Ulivo di Romano Prodi e poi nel partito della Margherita.
Instancabile dirigente di partito, principe nell'arte della mediazione e lungimirante tessitore di complicate alleanze elettorali e governative a vari livelli territoriali, nel 2007 aveva contribuito a scrivere lo statuto del Partito Democratico, con il quale aveva concluso la sua attività parlamentare l'anno successivo con la carica di segretario della Presidenza del Senato. Da allora, aveva preferito occuparsi a tempo pieno del neonato Partito Democratico.
Autorevole referente in Sardegna di leader nazionali come Ciriaco De Mita, Franco Marini e Pierluigi Bersani, era molto legato al territorio del nuorese e, particolarmente, alle migliaia dei suoi elettori sparsi nei diversi paesi della Barbagia e del Marghine.
Pur avendo raggiunto le alte sfere istituzionali e frequentato per decenni i palazzi del potere regionali e della capitale romana, Salvatore Ladu non aveva mai abbandonato il suo paese nativo. A Olzai aveva mantenuto la sua principale dimora e conservato solidi legami comunitari, insieme a un sobrio stile di vita.