OLZAI. Un'abbagliante giornata di sole ha illuminato ieri il paese di Olzai per l'ultimo saluto all'onorevole Salvatore Ladu, scomparso sabato scorso a Cagliari all'età di 71 anni.
Accompagnata dai famigliari, la bara di Salvatore Ladu (arrivata nella sua casa del rione Santa Barbara intorno a mezzogiorno), nel pomeriggio è stata trasportata a spalla da parenti e affezionati figliocci dell'ex parlamentare fino alla chiesa di San Giovanni Battista, passando per l'ultima volta davanti al municipio dove, nel marzo del 1972, era stato eletto sindaco: il più giovane della storia di Olzai.
All'interno della chiesa parrocchiale strapiena – dove spiccava il Gonfalone del comune di Olzai – il parroco del paese don Nicola Porcu ha concelebrato la messa con don Pietro Borrotzu, parroco di Santa Maria Gabriella di Nuoro e confessore di Salvatore Ladu. Durante l'omelia, don Porcu ha ricordato la figura del suo parrocchiano soprattutto come fervente cattolico e praticante.
Oltre alle autorità locali, alla cerimonia funebre erano presenti diversi amministratori comunali dei paesi della Sardegna e innumerevoli personaggi del mondo politico isolano, come l'ex parlamentare europeo Giosuè Ligios e l'ex presidente della Regione Angelo Roich, esponenti di spicco della vecchia guardia della Democrazia Cristiana.
A conclusione dei riti religiosi, il segretario regionale del Partito Democratico Giuseppe Luigi Cucca, ha voluto elogiare la figura dell'amico e maestro Salvatore Ladu, ripercorrendo le tappe principali della sua carriera politica e istituzionale.
Un lungo corteo a piedi ha chiuso il funerale al cimitero comunale di «Lolea», dove è avvenuta la tumulazione nella tomba di famiglia.
Una cerimonia funebre molto partecipata, ma all'insegna della sobrietà , così come è stata caratterizzata tutta la vita di Salvatore Ladu, un grande saggio della politica che Olzai e la Sardegna non dimenticheranno.