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Ollolai guarda alle prossime comunali: intervista al sindaco uscente Arbau

redazione
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Il mandato da Sindaco sta per terminare, pronto per un’altra sfida elettorale in primavera?

Non mi candido, neanche come consigliere. La mia attività da amministratore locale si interromperà nel 2020.

Come mai questa scelta?

E’ una scelta già presa in famiglia quando ho accettato la candidatura per il mio secondo mandato. Due erano, infatti, le condizioni per accettare: la totale gratuità del mio servizio e il termine dell’impegno per i soli cinque anni di questo mandato. E così sarà.

Il bilancio personale qual’è?

Straordinario. Devo dire grazie, grazie e ri-grazie ai miei compaesani che mi hanno dato questa opportunità per due volte. La prima volta non mi conoscevano, ero un ragazzino che ancora costruiva la sua professionalità, la seconda ero un consigliere regionale ed un avvocato con una buona clientela in tutta la Sardegna e qualche capatina pure in continente. Mi hanno scelto come loro sindaco e credo di aver fatto il mio dovere, con i limiti che la condizione umana ci impone.

E il bilancio per i cittadini?

Non è una domanda da fare a me. Io e tutti i consiglieri abbiamo dato il massimo. Se nel primo mandato abbiamo lavorato per riorganizzare la macchina amministrativa e fare opere pubbliche, nel secondo ci siamo dedicati anima e corpo ai servizi alla persona ed all’economia e sviluppo del tessuto imprenditoriale.

Nel primo mandato il Comune è diventata la casa di tutti, abbiamo ridotto i costi rendendo la macchina amministrativa molto efficiente ed abbiamo trovato i soldi e progettato opere pubbliche importanti ed utili. Ne cito tre su tutte: la strada per Nuoro, la piazza Marconi e il Parco di San Basilio.

Nel secondo abbiamo attivato un catalogo di servizi sociali vasto e qualitativamente alto. Non ci siamo fermati alle attività delegate dalla Regione. Diamo servizi aggiuntivi per bambini, giovani, anziani e per tutta la popolazione in generale. E’ quasi impossibile elencarli ma i cittadini li conoscono e li praticano molto bene. Questo perché abbiamo avuto ragione nel mettere la qualità della vita come obbiettivo politico principale.

Poi ci siamo dedicati a favore dell’economia. Con il progetto delle case ad un euro, che a costo zero per le casse pubbliche ha portato investimenti, turisti e lavoro in paese. Così come abbiamo aggregato imprese per valorizzare i prodotti sotto il marchio Ollolai, lavorato alla costituzione del distretto rurale della Barbagia e allo sviluppo della frutticoltura. Grazie alla enorme promozione planetaria che ci siamo garantiti, queste sono azioni che hanno un mercato a prescindere.  Abbiamo, infatti, il dato concreto di cinquecento testate internazionali che hanno scritto di Ollolai.

Quindi disimpegnato alle prossime comunali?

No, impegnato come tutti i cittadini di Ollolai che sperano di eleggere amministratori onesti, preparati e motivati. Posso dire che il gruppo che governa il Comune queste caratteristiche ce le ha e spero che molti di loro, vista la giovane età e le capacità, possano prendere il testimone e continuare a portare avanti la sfida. Se la domanda, invece, è se organizzerò una lista, la risposta è no. Perché i nuovi amministratori devono essere autonomi e liberi di trovare la loro via, e poi perché io e la mia famiglia abbiamo già dato alla nostra comunità.  

E la politica regionale?

Sono un tesserato del partito sardo d’azione e faccio quello che mi dice di fare il partito.

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