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Barbagia apripista da ottobre per screening di massa con tamponi antigenici rapidi

a cura della redazione
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Al via dall’Ogliastra lo screening di massa voluto dalla Giunta regionale per tutta la popolazione sarda. Una strada sperimentata con successo in alcuni Stati in cui il virus era particolarmente diffuso.

Ma la strada è stata tracciata e testata anche in Sardegna a partire dalla Barbagia.

Era fine settembre. Il Covid, con l’inizio della seconda ondata, si stava diffondendo a macchia d’olio in tutto il centro Sardegna dove fino ad allora il virus era quasi sconosciuto.

Ollolai era uno di questi centri. Ed è lì, dopo la decisione volontaria dei baristi di chiudere per due settimane le attività d’accordo con l’amministrazione comunale, che quest’ultima, coadiuvata da due giovani medici, Giancarlo Pianu e Francesca Ruiu, decise, tra lo scetticismo generale e qualche battuta sarcastica, di fare uno screening di massa gratuitamente per tutta la popolazione con i cosiddetti tamponi rapidi.

In due giorni, il 2 e 4 ottobre, praticamente tutta la popolazione, con grande senso di responsabilità decise volontariamente di sottoporsi al tampone: 900 tamponi su una popolazione di circa 1200 abitanti.

Risultarono positivi circa 70 persone. Un dato eclatante che consentì in due giorni di mappare il Covid in paese isolando i positivi, tra i quali circa l’80 per cento erano asintomatici.

La settimana dopo anche Lodine fece la stessa cosa e successivamente altri comuni della Barbagia e di tutta la Sardegna, divenendo ormai quasi una prassi.

Non solo, la Barbagia si è dimostrata apripista, questa volta con Gavoi, con lo screening continuo grazie alla collaborazione tra l’amministrazione comunale e i medici condotti che sottopongono a tampone rapido i sospetti positivi, consentendo di circoscrivere immediatamente i focolai, limitando al minimo la chiusura delle scuole e delle attività commerciali.

Metodo efficace che adesso, a conferma della sua utilità, anche la Regione, ha deciso di estendere a tutta la popolazione sarda per un grande screening di massa che consentirà di mappare il virus in tutto il territorio isolano in attesa di una altrettanta vaccinazione diffusa che consentirà di sconfiggere finalmente il covid.

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