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L'allarme della Coldiretti: il comparto bovino è nel caos

Le nuove direttive sulla Blue Tongue impediscono di fatto l’export dei vitelli verso il continente

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Il comparto bovino della Sardegna centrale e più in generale dell’isola stanno rischiando una vera e propria disfatta se continuerà il blocco delle movimentazioni.

Siamo fortemente preoccupati per la situazione che si è venuta a creare in questi giorni in merito alla movimentazione dei bovini – commenta Simone Cualbu Presidente della Coldiretti Nuoro Ogliastra – e per l’incertezza che regna anche per il futuro. Nel giro di poche settimane, a causa dell’insorgenza di nuovi focolai di Blue tongue in Sicilia, Lazio e Toscana, il Ministero ha emanato nuove norme che di fatto impediscono la movimentazione dei bovini verso la penisola. Secondo la circolare, prosegue Cualbu, un allevatore della Sardegna Centrale per poter movimentare i propri vitelli con più di 90 giorni di vita dovrebbe vaccinare per i sierotipi BTV 1, 2, 4 e 16: peccato che i vaccini per questi sierotipi non siano disponibili e dunque la movimentazione sia di fatto impedita.

Con oltre 70.000 capi allevati e circa 2.000 allevamenti la Sardegna centrale, che detiene il 27% del patrimonio bovino regionale, non può sopportare questo ulteriore stop alle movimentazioni, prosegue Aldo Manunta, direttore della Coldiretti Nuoro Ogliastra.

Crediamo, concludono i dirigenti della Coldiretti Nuoro Ogliastra,  che sia il momento di farla finita con atteggiamenti che danneggiano le imprese agricole e lasciano confusione nel mercato, consentendo l’ingresso di speculatori che in questi anni hanno creato notevoli danni in Sardegna. La Coldiretti Nuoro Ogliastra a tutela dei propri allevatori chiede un intervento immediato e fermezza alla Regione Sardegna verso il Ministero della Salute altrimenti verranno attivate diverse iniziative di lotta per la tutela della categoria.

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