Vergogna. E’ questa la parola che più si è sentita dire per strada stamattina a Ollolai. Vergogna per il grave fatto di ieri sera, quando Gonario Maccioni è stato aggredito e picchiato da tre delinquenti che gli hanno messo a soqquadro la casa. Non ci sta la comunità ollolaese che condanna fermamente il vile atto.
Gonario Maccioni, passa le sue giornate tra il bar e casa sua. E’ un pensionato che vive solo; che non ha mai fatto male a nessuno. Inoltre porta evidenti le conseguenze di un incidente che gli ha cambiato la vita da giovane. E’ quindi un uomo malato e indifeso, che non si sarebbe potuto difendere, e probabilmente gli aggressori lo sapevano bene.
L’indignazione è tanta. Il paese non ha mai registrato episodi di questa gravità ma nonostante questo “da qualche tempo si sono verificati una serie di fatti che stanno minando la tranquillità della comunità”. A parlare è il parroco di Ollolai, don Filippo Fancello, che non vuole credere che si sia arrivati a tanto. “Noi ci illudiamo che siamo sereni, invece dobbiamo aprire di più gli occhi. Ci sono stati altri episodi di sottrazione di oro nelle case, furti nelle campagne, qualche tempo fa addirittura il furto di un trattorino di un pastore ormai in pensione e gravemente malato – continua don Filippo –. Per me la situazione è di una certa gravità, lo denuncio pubblicamente. La realtà è che le famiglie non si accorgono di nulla. E’ triste, desolante e preoccupante”.
Gonario Maccioni è ancora ricoverato al San Francesco di Nuoro nel reparto geriatrico. Le sue condizioni sono buone e a parte qualche escoriazione non ha nulla di preoccupante. Probabilmente presto sarà di nuovo a casa sua.
Sull'episodio indagano i Carabinieri.